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Il giornalino di Gianburrasca + Ciondolino: le due opere più famose del Vamba

Il giornalino di Gianburrasca + Ciondolino: le due opere più famose del Vamba

Luigi Bertelli
3.6/5 ( ratings)
Bibliofilo appassionato, Bertelli fu giornalista e educatore efficace. Scrisse testi in prosa e in poesia per l'infanzia, nonché sonetti in vernacolo fiorentino umoristici e assolutamente irriverenti.
Nel 1895 pubblicò Ciondolino, storia con intenti didattici di un bambino che viene trasformato in formica.
Fondò nel 1906 il Giornalino della domenica, che continuò regolarmente le pubblicazioni fino al 1924, divenendo celebre tra le famiglie borghesi; ma risultarono troppo forti i problemi finanziari. Così, nel 1925, vi confluì Giro Giro Tondo, fondato nel 1921 da Antonio Beltramelli, ma anche questo innesto di risorse non bastò a salvare la testata, che venne chiusa nel 1927.
Nella rivista per ragazzi apparivano le firme dei più famosi scrittori del tempo e dei più raffinati illustratori .
Sulle sue pagine pubblicò in 55 puntate - tra il 7 febbraio 1907 e il 17 maggio 1908 - Il giornalino di Gian Burrasca. L'opera fu edita in volume dall'editore Bemporad nel 1911 e diede all'autore un enorme successo tra il pubblico italiano, in seguito tradotto il tutto il mondo, è stato il terzo libro per ragazzi più venduto in Italia dopo Pinocchio e Cuore, oggetto di traspozioni televisive di grande successo. Alcuni studiosi, anche se la cosa non è mai stata confermata dall'autore, hanno identificato l'esistenza di molti punti in comune con il romanzo americano 'A Bad Boy's Diary' della scrittrice Metta Victoria Fuller Victor [1][2].
La sua attività vernacola ebbe inizio nel periodo della collaborazione con Il Fanfulla della Domenica, quando risiedeva a Roma. Stuzzicato dai suoi colleghi in una discussione sull'incapacità dei fiorentini di tradurre in letteratura la loro cultura popolare, come avevano fatto Giuseppe Gioacchino Belli a Roma, Carlo Porta a Milano e Salvatore Di Giacomo a Napoli, Vamba raccolse la sfida facendosi autore di sonetti fiorentineschi, che furono molto apprezzati da Ardengo Soffici. Dei pochi che restano colpisce la sboccata e vivida arguzia.
Morì il 27 novembre 1920 all'età di 62 anni e fu sepolto nel Cimitero delle Porte Sante presso la Basilica di San Miniato, sopra Firenze.
Language
Italian
Pages
594
Format
Kindle Edition

Il giornalino di Gianburrasca + Ciondolino: le due opere più famose del Vamba

Luigi Bertelli
3.6/5 ( ratings)
Bibliofilo appassionato, Bertelli fu giornalista e educatore efficace. Scrisse testi in prosa e in poesia per l'infanzia, nonché sonetti in vernacolo fiorentino umoristici e assolutamente irriverenti.
Nel 1895 pubblicò Ciondolino, storia con intenti didattici di un bambino che viene trasformato in formica.
Fondò nel 1906 il Giornalino della domenica, che continuò regolarmente le pubblicazioni fino al 1924, divenendo celebre tra le famiglie borghesi; ma risultarono troppo forti i problemi finanziari. Così, nel 1925, vi confluì Giro Giro Tondo, fondato nel 1921 da Antonio Beltramelli, ma anche questo innesto di risorse non bastò a salvare la testata, che venne chiusa nel 1927.
Nella rivista per ragazzi apparivano le firme dei più famosi scrittori del tempo e dei più raffinati illustratori .
Sulle sue pagine pubblicò in 55 puntate - tra il 7 febbraio 1907 e il 17 maggio 1908 - Il giornalino di Gian Burrasca. L'opera fu edita in volume dall'editore Bemporad nel 1911 e diede all'autore un enorme successo tra il pubblico italiano, in seguito tradotto il tutto il mondo, è stato il terzo libro per ragazzi più venduto in Italia dopo Pinocchio e Cuore, oggetto di traspozioni televisive di grande successo. Alcuni studiosi, anche se la cosa non è mai stata confermata dall'autore, hanno identificato l'esistenza di molti punti in comune con il romanzo americano 'A Bad Boy's Diary' della scrittrice Metta Victoria Fuller Victor [1][2].
La sua attività vernacola ebbe inizio nel periodo della collaborazione con Il Fanfulla della Domenica, quando risiedeva a Roma. Stuzzicato dai suoi colleghi in una discussione sull'incapacità dei fiorentini di tradurre in letteratura la loro cultura popolare, come avevano fatto Giuseppe Gioacchino Belli a Roma, Carlo Porta a Milano e Salvatore Di Giacomo a Napoli, Vamba raccolse la sfida facendosi autore di sonetti fiorentineschi, che furono molto apprezzati da Ardengo Soffici. Dei pochi che restano colpisce la sboccata e vivida arguzia.
Morì il 27 novembre 1920 all'età di 62 anni e fu sepolto nel Cimitero delle Porte Sante presso la Basilica di San Miniato, sopra Firenze.
Language
Italian
Pages
594
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Kindle Edition

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