“Sono nato con la camicia,” ripete ancora una volta Laszlo, il padre di Peter, prima di trasferirsi, alla fine degli anni trenta, dall’Ungheria a Berlino. Peter va con lui e osserva affascinato la grande città, con i suoi cinema e le feste e l’atmosfera di grande eccitazione che non riesce a capire fino in fondo. Peter non sa di essere ebreo e quando Laszlo non può più nasconderglielo lo rimanda in Ungheria, dal nonno. Qui Peter aspetta una settimana dopo l’altra le lettere che ogni sabato arrivano puntuali da Berlino e lo fanno sognare. Ma l’illusione si fa sempre più fragile finché un giorno...
“Sono nato con la camicia,” ripete ancora una volta Laszlo, il padre di Peter, prima di trasferirsi, alla fine degli anni trenta, dall’Ungheria a Berlino. Peter va con lui e osserva affascinato la grande città, con i suoi cinema e le feste e l’atmosfera di grande eccitazione che non riesce a capire fino in fondo. Peter non sa di essere ebreo e quando Laszlo non può più nasconderglielo lo rimanda in Ungheria, dal nonno. Qui Peter aspetta una settimana dopo l’altra le lettere che ogni sabato arrivano puntuali da Berlino e lo fanno sognare. Ma l’illusione si fa sempre più fragile finché un giorno...