Il primo volume delle «Opere di Friedrich Nietzsche», a cura di Mario Carpitella, è dedicato agli scritti giovanili del filosofo fino al 1868, l’anno che precede la sua nomina a professore di Filologia classica presso l’Università di Basilea. Sono scritti che vanno dalle poesie e dalle pagine di diario del Nietzsche quattordicenne alle prime riflessioni sulla storia e la letteratura – riflessioni che si impongono alla sua mente in via di maturazione anche in virtù delle esperienze scolastiche, soprattutto nella celebre scuola di Pforta. È altresì evidente in questa fase un vivo interesse per il mondo della mitologia nordica e germanica , come pure la tendenza a elaborare in composizioni poetiche di gusto tardoromantico i pensieri ispiratigli da personaggi storici e dalle figure di grandi artisti . In seguito prevarrà, nel quadro dell’esperienza universitaria, un orientamento rigorosamente filologico, responsabile dei primi lavori importanti in questo campo, dagli studi su Teognide a quelli su Diogene Laerzio, preludio agli scritti del periodo di Basilea e, da ultimo, alla grande sintesi della Nascita della tragedia. Il presente primo tomo comprende un’ampia selezione, risalente a Giorgio Colli, degli scritti dal 1856 al 1864, anno in cui il filosofo ventenne lascia la «veneranda» scuola di Pforta e si iscrive all’Università di Bonn per studiarvi teologia e filologia.
Il primo volume delle «Opere di Friedrich Nietzsche», a cura di Mario Carpitella, è dedicato agli scritti giovanili del filosofo fino al 1868, l’anno che precede la sua nomina a professore di Filologia classica presso l’Università di Basilea. Sono scritti che vanno dalle poesie e dalle pagine di diario del Nietzsche quattordicenne alle prime riflessioni sulla storia e la letteratura – riflessioni che si impongono alla sua mente in via di maturazione anche in virtù delle esperienze scolastiche, soprattutto nella celebre scuola di Pforta. È altresì evidente in questa fase un vivo interesse per il mondo della mitologia nordica e germanica , come pure la tendenza a elaborare in composizioni poetiche di gusto tardoromantico i pensieri ispiratigli da personaggi storici e dalle figure di grandi artisti . In seguito prevarrà, nel quadro dell’esperienza universitaria, un orientamento rigorosamente filologico, responsabile dei primi lavori importanti in questo campo, dagli studi su Teognide a quelli su Diogene Laerzio, preludio agli scritti del periodo di Basilea e, da ultimo, alla grande sintesi della Nascita della tragedia. Il presente primo tomo comprende un’ampia selezione, risalente a Giorgio Colli, degli scritti dal 1856 al 1864, anno in cui il filosofo ventenne lascia la «veneranda» scuola di Pforta e si iscrive all’Università di Bonn per studiarvi teologia e filologia.