Il libro narra di un gruppo di giovani che, durante l'epidemia di peste del 1348, incontratisi nella chiesa di Santa Maria Novella, decidono di rifugiarsi sulle colline presso Firenze. Per due settimane, l'«onesta brigata» si intrattiene serenamente con passatempi vari, e in particolare raccontando a turno delle novelle. Poiché il venerdì e il sabato non si narrano novelle, queste coprono un periodo di dieci giorni, come indica il titolo dell'opera - in greco deka emeròn, dieci giornate - per un totale di 100 novelle.
Le tavole di Guttuso, Manzù e Vespignani sono state create appositamente per quest'opera.
Il libro narra di un gruppo di giovani che, durante l'epidemia di peste del 1348, incontratisi nella chiesa di Santa Maria Novella, decidono di rifugiarsi sulle colline presso Firenze. Per due settimane, l'«onesta brigata» si intrattiene serenamente con passatempi vari, e in particolare raccontando a turno delle novelle. Poiché il venerdì e il sabato non si narrano novelle, queste coprono un periodo di dieci giorni, come indica il titolo dell'opera - in greco deka emeròn, dieci giornate - per un totale di 100 novelle.
Le tavole di Guttuso, Manzù e Vespignani sono state create appositamente per quest'opera.