È singolare e significativo che, mentre Materialismo ed empiriocriticismo di Lenin è stato tradotto nelle maggiori lingue del mondo, l'opera di Aleksandr Bogdanov, contro cui quel libro era diretto, sia invece rimasta pressoché sconosciuta. Soltanto a pochi specialisti è noto infatti che il principale «imputato» della requisitoria filosofica di Lenin replicò subito con lo scritto Fede e scienza , poi sottoposto a una sistematica censura del silenzio nell'Urss, e finora mai tradotto. Eppure, a parte il valore dell'argomentazione, - fondata su una revisione dei principi marxisti in base al concetto di empiriocriticismo di Mach, - si tratta di un libro estremamente rivelatore, che getta luce sulla natura intellettuale di Lenin e sul leninismo. L'oblio cui è stato condannato riconferma l'oscurantismo pseudoscientifico di cui proprio Bogdanov aveva fatto una lucida analisi. Ripubblicarlo oggi significa non soltanto offrire un testo vivo e attuale alla lettura, ma riparare a un torto storico.
Un'altra breve opera polemica di Bogdanov, Le avventure di una scuola filosofica, una lettera inedita di Gor'kij e tre scritti di Aksel'rod, Bazarov e Juškevič ricostruiscono i termini della discussione su filosofia, scienza e politica, viva nella Russia del primo Novecento. Un ampio saggio introduttivo di Vittorio Strada illumina il senso storico e attuale della prima «scomunica» lanciata da Lenin contro un bolscevico dissidente.
Language
Italian
Pages
267
Format
Paperback
Publisher
Einaudi
Release
May 10, 1982
ISBN
8806054090
ISBN 13
9788806054090
Fede e scienza. La polemica su «Materialismo ed empiriocriticismo» di Lenin
È singolare e significativo che, mentre Materialismo ed empiriocriticismo di Lenin è stato tradotto nelle maggiori lingue del mondo, l'opera di Aleksandr Bogdanov, contro cui quel libro era diretto, sia invece rimasta pressoché sconosciuta. Soltanto a pochi specialisti è noto infatti che il principale «imputato» della requisitoria filosofica di Lenin replicò subito con lo scritto Fede e scienza , poi sottoposto a una sistematica censura del silenzio nell'Urss, e finora mai tradotto. Eppure, a parte il valore dell'argomentazione, - fondata su una revisione dei principi marxisti in base al concetto di empiriocriticismo di Mach, - si tratta di un libro estremamente rivelatore, che getta luce sulla natura intellettuale di Lenin e sul leninismo. L'oblio cui è stato condannato riconferma l'oscurantismo pseudoscientifico di cui proprio Bogdanov aveva fatto una lucida analisi. Ripubblicarlo oggi significa non soltanto offrire un testo vivo e attuale alla lettura, ma riparare a un torto storico.
Un'altra breve opera polemica di Bogdanov, Le avventure di una scuola filosofica, una lettera inedita di Gor'kij e tre scritti di Aksel'rod, Bazarov e Juškevič ricostruiscono i termini della discussione su filosofia, scienza e politica, viva nella Russia del primo Novecento. Un ampio saggio introduttivo di Vittorio Strada illumina il senso storico e attuale della prima «scomunica» lanciata da Lenin contro un bolscevico dissidente.