Kafka lesse «tutti d'un fiato» i Diari di Hebbel, annoverandoli fra i «libri che mordono e pungono». E anche a noi è oggi dato di assaporarli grazie a un curatore d'eccezione, Alfred Brendel, che dall'ampia partitura originale ha ricavato questa scelta, dove troveremo micronarrazioni in sé conchiuse, feroci paradossi e sogni, confessioni spietate e meditazioni filosofiche, storie di animali e interrogativi su una Giustizia spesso fallace, frammenti autobiografici e note su fatti contingenti o epocali – tutti segnati da un radicale scetticismo nei confronti della Storia. «Spettacolo pirotecnico sotto una nevicata», i Diari ci offrono riflessioni sul dolore e la morte, sulle miserie della felicità , sulla stoltezza , e uno sguardo disincantato sui sentimenti , sul prezzo di un sapere che concima «l'albero della conoscenza con la linfa della vita». Vita che non è altro se non «saccheggio dell'uomo interiore», sicché non resta che stare ritti digrignando i denti contro i denti del mondo.
Kafka lesse «tutti d'un fiato» i Diari di Hebbel, annoverandoli fra i «libri che mordono e pungono». E anche a noi è oggi dato di assaporarli grazie a un curatore d'eccezione, Alfred Brendel, che dall'ampia partitura originale ha ricavato questa scelta, dove troveremo micronarrazioni in sé conchiuse, feroci paradossi e sogni, confessioni spietate e meditazioni filosofiche, storie di animali e interrogativi su una Giustizia spesso fallace, frammenti autobiografici e note su fatti contingenti o epocali – tutti segnati da un radicale scetticismo nei confronti della Storia. «Spettacolo pirotecnico sotto una nevicata», i Diari ci offrono riflessioni sul dolore e la morte, sulle miserie della felicità , sulla stoltezza , e uno sguardo disincantato sui sentimenti , sul prezzo di un sapere che concima «l'albero della conoscenza con la linfa della vita». Vita che non è altro se non «saccheggio dell'uomo interiore», sicché non resta che stare ritti digrignando i denti contro i denti del mondo.