Dalle raffigurazioni più allusive a quelle più esplicite, fin dall’antichità l’arte ha sempre mantenuto forti legami con la rappresentazione del sesso. Nell’iconografia classica esiste una lunga lista di opere scandalose, tenute nascoste o custodite gelosamente per pochi, capolavori considerati oltraggio al pudore e banditi per il loro contenuto, ma è solo attraverso l’interazione con i mass media e con i moderni strumenti di diffusione che nasce il concetto di oscenità. In questo nuovo saggio Luca Beatrice, critico d’arte ironico e aperto alle molteplici sollecitazioni visive dell’arte contemporanea, esplora un tema “hot” che da Courbet a Picasso, da Man Ray a Mapplethorpe arriva alle performance di Vanessa Beecroft e Jeff Koons, agli spettacoli di Madonna fino a YouPorn, ultima frontiera dell’intrattenimento erotico
Dalle raffigurazioni più allusive a quelle più esplicite, fin dall’antichità l’arte ha sempre mantenuto forti legami con la rappresentazione del sesso. Nell’iconografia classica esiste una lunga lista di opere scandalose, tenute nascoste o custodite gelosamente per pochi, capolavori considerati oltraggio al pudore e banditi per il loro contenuto, ma è solo attraverso l’interazione con i mass media e con i moderni strumenti di diffusione che nasce il concetto di oscenità. In questo nuovo saggio Luca Beatrice, critico d’arte ironico e aperto alle molteplici sollecitazioni visive dell’arte contemporanea, esplora un tema “hot” che da Courbet a Picasso, da Man Ray a Mapplethorpe arriva alle performance di Vanessa Beecroft e Jeff Koons, agli spettacoli di Madonna fino a YouPorn, ultima frontiera dell’intrattenimento erotico