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insopportabile romanzetto con pretese- fatto essenzialmente di gente che blatera del nulla, sciorinando luoghi comuni frusti sui radical chic romani, buttando là nomi e luoghi senza riuscire a strappare un sorriso, creare un senso di empatia o pena per questo nulla ostentato, costruire un minimo di storia. in confronto a questa roba- le frasette a effetto e le feste cafonal de "la grande bellezza" sono picchi di sublime. pessimo.
A leggere i commenti presenti, questo libro sembrerebbe pessimo, a mio parere non è così. Alle prime pagine la tentazione di mollarlo l’ho avuta, un diluvio di parole, uno sproloquio alla Sorrentino ma dippiù, tutto il peggio che non vorreste mai ascoltare ma che vi è certamente capitato di orecchiare quando per motivi contingenti (treni, aeroporti, attese a teatro) vi siete mescolati vostro malgrado a quel genere di mondo; impossibile riassumere ma sono quelli firmati dalle mutande in su che pe...
Un romanzo, l'esordio di Michele Masneri, che si legge tutto d'un fiato e fa tanto divertire. Piccoli capitoli che sono delle breve storie concluse in sé, nonché ritratti lucidi e ironici di persone e tipi che affollano le nostre città, tra minimarket bio, loft bohemien, feste ed eventi che-non-puoi-mancare e tanta gentrification.Consigliato a chi vuole leggere un bel libro italiano, ben radicato nella società e nell'attualità.
Vane chiacchere ben scritte. Romanzo(?) inutile.
Ogni tanto una fregatura anche da minimum fax , purtroppo succede; il battage pubblicitario che ha accompagnato l'uscita di questo libro non è stato decisivo per la scelta, ma un minimo ha dato una mano nelle ruote: chi è causa del suo mal...Un effetto da (brutta) Wunderkammer, paragrafi fitti fitti, una selva di snervanti brevi incisi, un horror vacui della riga spezzata giustificabile solo dal fatto che l'autore è stato morso da piccolo da un punto a capo e non si è ancora ripreso. Ogni ogg...
Non assegno mai una sola stella ma c'è sempre un'eccezione. Eccola.
..L'agevole volumetto edito da Minimum Fax narra storie di vita hipster-pseudointellettualoide quotidiana, descrive luoghi e situazioni familiari, racconta strade e quartieri un tempo dismessi, popolari e poco frequentati, che nel giro di pochi anni hanno vissuto una sorprendente rivalutazione. Forse la costruzione boccacciana del romanzo, che fa sì che la macrostoria funga da cornice a tutta la moltitudine di microstorie che si susseguono a volte quasi senza discontinuità, potrà disorientarvi o...
Sono combattuto, tanto mi piace leggere i contenuti di Masneri sul Foglio quanto questo mi è sembrato più esercizio di stile che romanzo compiuto. Un alternarsi di storielle e di personaggi più stereotipati che mai, al limite del prevedibile (er fortuna ritmo e scrittura).
mah. non capisco dove voglia andare a parare, non capisco se vuol polemizzare con un mondo davvero esistente o se sta una roma che sembra uscita da "le regole dell'attrazione" sia solo finta, non capisco se sono io a non aver capito il libro o se è -per dirla alla romana- una sola. c'è qualche passaggio interessante e masneri scrive davvero bene (infatti mi space esser così critico), ma affogano in un sacco di pagine di cui non me ne è fregato nulla.
Potrei sintetizzare ciò che penso di questo libro in un unico aggettivo: brutto. Ma sarebbe troppo poco per un’opera che mi ha fatto passare momenti indimenticabili: dalla voglia di testarne l’aerodinamicità con un tiro ad effetto dalla finestra del sesto piano, al desiderio di lapidare l’autore a colpi di Gravity’s Rainbow, all’incazzatura con me stesso per aver ceduto al battage che ha accompagnato l’uscita di questo inutile, insulso, irritante… parallelepipedo di carta.La recensione completa
Un incontro in un supermercato Sma del rione romano Monti, affollato per lo «spesone domenicale». Un incontro che dura il tempo di attraversare le corsie zeppe dell’esclusività posticcia delle merci – «Gloria è incerta: davanti a dei formaggini di tofu biologici ma anche ogm, tutte le sue sicurezze vacillano». Questo è il respiro di Addio, Monti, romanzo d’esordio di Michele Masneri, un respiro che si dilata nella lunga chiacchierata al limite del pettegolezzo, sorta dall’incontro del protagonis...