Esattamente cinquantacinque anni dopo Galaxy, uscita nel giugno 1958, l’edizione italiana della più prestigiosa e longeva rivista del fantastico mondiale, The Magazine of Fantasy and Science Fiction, è da oggi nelle edicole di tutta Italia. Nelle sue 160 pagine, ospita alcune tra le storie più belle e i nomi più prestigiosi che costituiscono il fiore all’occhiello della rivista fondata nel 1949 da Anthony Boucher, vincitrice di premi Hugo in quantità industriale, nella quale sono apparsi i capolavori della fantascienza di ogni tempo e che continua oggi a scoprire nuovi talenti e a ospitare le nuove opere dei Grandi del fantastico internazionale.
In questo numero:
Il cuore di Lucrezia di Jeff VanderMeer;
La Riqualificazione di Bed-Stuy di Frederik Pohl;
Plumage from Pegasus di Paul Di Filippo;
Il nostro amore vegetale di Rob Chilson;
Peg di Nigel Kneale;
Straccio di Robert F. Young;
L'Uomo che venne impiccato tre volte di Charles Coleman Finlay;
Copertina di Maurizio Manzieri.
Language
Italian
Pages
160
Format
Mass Market Paperback
Release
September 01, 2014
Fantasy & Science Fiction - Anno II, Numero 11
Esattamente cinquantacinque anni dopo Galaxy, uscita nel giugno 1958, l’edizione italiana della più prestigiosa e longeva rivista del fantastico mondiale, The Magazine of Fantasy and Science Fiction, è da oggi nelle edicole di tutta Italia. Nelle sue 160 pagine, ospita alcune tra le storie più belle e i nomi più prestigiosi che costituiscono il fiore all’occhiello della rivista fondata nel 1949 da Anthony Boucher, vincitrice di premi Hugo in quantità industriale, nella quale sono apparsi i capolavori della fantascienza di ogni tempo e che continua oggi a scoprire nuovi talenti e a ospitare le nuove opere dei Grandi del fantastico internazionale.
In questo numero:
Il cuore di Lucrezia di Jeff VanderMeer;
La Riqualificazione di Bed-Stuy di Frederik Pohl;
Plumage from Pegasus di Paul Di Filippo;
Il nostro amore vegetale di Rob Chilson;
Peg di Nigel Kneale;
Straccio di Robert F. Young;
L'Uomo che venne impiccato tre volte di Charles Coleman Finlay;