"Un fronte che si è cercato di dimenticare perché, più di ogni altro, ha mostrato l'assurdità di una guerra voluta dal fascismo, ma combattuta da tutti gli italiani".
Quando sopravvenne l'armistizio dell'8 settembre 1943, oltre il trenta per cento dell'esercito italiano, 650 mila uomini, era nei Balcani, che l'Italia insieme alla Germania aveva occupato a partire dal 1940. Della "guerra a parte" che il nostro esercito combatté in quelle terre il volume presenta la prima storia complessiva: dall'occupazione alla crisi dell'8 settembre, fra rimpatri caotici, cattura da parte dei tedeschi, collaborazionismo, resistenza, come nel caso di Cefalonia, adesione alla lotta partigiana jugoslava, per terminare nel dopoguerra con le complesse questioni del rientro dei prigionieri e della mancata punizione dei crimini di guerra italiani.
Language
Italian
Pages
660
Format
Paperback
Publisher
il Mulino
Release
November 01, 2011
ISBN
8815150706
ISBN 13
9788815150707
Una guerra a parte. I militari italiani nei Balcani 1940-1945
"Un fronte che si è cercato di dimenticare perché, più di ogni altro, ha mostrato l'assurdità di una guerra voluta dal fascismo, ma combattuta da tutti gli italiani".
Quando sopravvenne l'armistizio dell'8 settembre 1943, oltre il trenta per cento dell'esercito italiano, 650 mila uomini, era nei Balcani, che l'Italia insieme alla Germania aveva occupato a partire dal 1940. Della "guerra a parte" che il nostro esercito combatté in quelle terre il volume presenta la prima storia complessiva: dall'occupazione alla crisi dell'8 settembre, fra rimpatri caotici, cattura da parte dei tedeschi, collaborazionismo, resistenza, come nel caso di Cefalonia, adesione alla lotta partigiana jugoslava, per terminare nel dopoguerra con le complesse questioni del rientro dei prigionieri e della mancata punizione dei crimini di guerra italiani.