Anatolia Story, Vol. 11

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Yuri, trascinata nell’antico regno degli Ittiti per fare di lei un sacrificio umano, si ribella alla perfida regina Nakia grazie all’interessamento del principe Kail Mursili, che si invaghisce di lei. Attraverso il sangue di Yuri la perfida regina-sacerdotessa vuole infatti gettare un maleficio su tutti i principi in linea ereditaria per far sì che sia il suo unico figlio a salire al trono. Per aiutare la ragazza, ma anche se stesso, Kail rivela a Yuri di essere anch’egli un potente sacerdote e di essere in grado di riportarla al suo tempo. Unica condizione per farlo è che si verifichino le stesse condizioni che hanno permesso il suo viaggio nel passato, e questo può avvenire solo una volta all’anno. Un anno è già trascorso senza che Yuri sia riuscita a sfruttare il momento favorevole per ritornare a casa, mentre il suo rapporto con il principe Kail si è fatto sempre più profondo. Le trame oscure della regina Nakia, continuano a essere intessute. Vittima dei suoi sicari è Arnuwanda, nuovo Re degli ittiti, che viene ucciso tra le braccia di Yuri, e Giuda, lo stesso figlio della regina Nakia. Attraverso un sortilegio, proprio lei induce il figlio ad accusare la ragazza del crimine e, nel suo ruolo di suprema sacerdotessa, condanna a morte Yuri. Purtroppo, neanche Kail può nulla contro il potere della Tawana Anna: se si mette contro di lei, scoppierà la guerra civile. Ma se Nakia riesce a uccidere Yuri, potrà finalmente compiere il suo sortilegio e causare la morte di Kail. Il consigliere Yil Bani propone che Yuri si suicidi prima dell’arrivo della regina, per evitare almeno che possa usarla per il suo incantesimo. Ma un innocente dovrà comunque pagare per un gesto che non ha commesso...