Auguste Comte è considerato il padre del positivismo, corrente filosofica che rinuncia a qualsiasi metafisica e alla spiegazione di tutto ciò che è astratto e non verificabile, prendendo in considerazione solo le “scienze positive”, quelle fondate sull’esperienza e sulla realtà dei fatti. Con queste ultime come base e metodologia di indagine, Comte elaborò un intero sistema filosofico che andò al di là della conoscenza pura per investire la politica, la società e le istituzioni, caratterizzandosi come un vero e proprio Credo, una «Religione dell’umanità» considerata come un «Grande Essere» sociale che si pone al di sopra dei singoli individui. Lo spirito positivista avrebbe segnato profondamente la seconda metà dell’Ottocento, favorendo la nascita di fenomeni letterari e artistici come il realismo e il naturalismo e influenzando notevolmente il pensiero della “borghesia colta” di fine secolo.
Auguste Comte è considerato il padre del positivismo, corrente filosofica che rinuncia a qualsiasi metafisica e alla spiegazione di tutto ciò che è astratto e non verificabile, prendendo in considerazione solo le “scienze positive”, quelle fondate sull’esperienza e sulla realtà dei fatti. Con queste ultime come base e metodologia di indagine, Comte elaborò un intero sistema filosofico che andò al di là della conoscenza pura per investire la politica, la società e le istituzioni, caratterizzandosi come un vero e proprio Credo, una «Religione dell’umanità» considerata come un «Grande Essere» sociale che si pone al di sopra dei singoli individui. Lo spirito positivista avrebbe segnato profondamente la seconda metà dell’Ottocento, favorendo la nascita di fenomeni letterari e artistici come il realismo e il naturalismo e influenzando notevolmente il pensiero della “borghesia colta” di fine secolo.