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Lettere dalla Calabria (Viaggio in Calabria)

Lettere dalla Calabria (Viaggio in Calabria)

Astolphe de Custine
3/5 ( ratings)
La Calabria del 1812 è una terra sospesa tra crudeltà e miseria, ira incanto e paura, dove gli uomini rifiutano le "illusorie consolazioni del progresso", felici di riconoscere e di vivere solo la natura. De Custine traccia nelle sue lettere un affresco della regione, filtrato dalla sua formazione romantica, e dipinge il“vero". E il vero, nella Calabria di quel tempo, erano le incredibili difficoltà del viaggio, la mancanza dei muli, l'assenza di strade carrozzabili. Una terra che vomitava“sulla sua superficie una legione di demoni”, esposta ad ogni sopruso e ad ogni dominazione, dove l'uomo viveva nell'anarchia, senza nessun rispetto per le più elementari regole della convivenza civile, con la sua selvatichezza rimasta immutata nei secoli, e che tuttavia assume per de Custine un'aura magica e languidamente malinconica, suggestionata forse dal suo disagio esistenziale, quel male di vivere che lo aveva segnato fin dall'infanzia“...l'aspetto di tutta la zona è selvaggio e triste. In queste campagne ricche di storia si vede un genere di desolazione e di sterilità che non appartiene ad esse. Contemplando l'opera del tempo si può notare anche quella dell'uomo. Col tempo la terra è diventata sterile sotto i passi dei soldati ed è inutile che il contadino pianti le sementi in solchi saturi di sangue”.
Language
Italian
Pages
161
Format
Kindle Edition
Publisher
Rubbettino Editore
Release
July 07, 2011

Lettere dalla Calabria (Viaggio in Calabria)

Astolphe de Custine
3/5 ( ratings)
La Calabria del 1812 è una terra sospesa tra crudeltà e miseria, ira incanto e paura, dove gli uomini rifiutano le "illusorie consolazioni del progresso", felici di riconoscere e di vivere solo la natura. De Custine traccia nelle sue lettere un affresco della regione, filtrato dalla sua formazione romantica, e dipinge il“vero". E il vero, nella Calabria di quel tempo, erano le incredibili difficoltà del viaggio, la mancanza dei muli, l'assenza di strade carrozzabili. Una terra che vomitava“sulla sua superficie una legione di demoni”, esposta ad ogni sopruso e ad ogni dominazione, dove l'uomo viveva nell'anarchia, senza nessun rispetto per le più elementari regole della convivenza civile, con la sua selvatichezza rimasta immutata nei secoli, e che tuttavia assume per de Custine un'aura magica e languidamente malinconica, suggestionata forse dal suo disagio esistenziale, quel male di vivere che lo aveva segnato fin dall'infanzia“...l'aspetto di tutta la zona è selvaggio e triste. In queste campagne ricche di storia si vede un genere di desolazione e di sterilità che non appartiene ad esse. Contemplando l'opera del tempo si può notare anche quella dell'uomo. Col tempo la terra è diventata sterile sotto i passi dei soldati ed è inutile che il contadino pianti le sementi in solchi saturi di sangue”.
Language
Italian
Pages
161
Format
Kindle Edition
Publisher
Rubbettino Editore
Release
July 07, 2011

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