Tragedia e commedia si alternano nelle vicende dei personaggi che raccontano se stessi in questo volume. L'autrice esplora coraggiosamente un ambito in genere poco indagato dalla letteratura, quello delle malattie neurologiche e neuropsichiatriche: le storie di vita di questi "ammalati," preziose e volatili, rimangono spesso nel chiuso delle famiglie o degli ospedali. Il libro le fa uscire tutte assieme, queste vicende, come i "risvegliati" del dottor Oliver Sacks, che andavano in gita col pulmino. Il lettore si abbandonera al dolente piacere di conoscere i protagonisti dei racconti, costretti dalla loro patologia a restare sul perimetro dell'esistere, ma con l'anima saldamente posta al centro dell'essere. Un lento procedere, anche linguistico, verso l'allucinazione e il disincanto. Un viaggio in forma di racconto dal fortissimo impatto emotivo e conoscitivo. Senza dubbio uno dei migliori esordi del 2010, Tiziano Scarpa Questi racconti non ci dicono nulla di troppo, e non trascurano nulla. Ogni voce racconta la propria esperienza: bastano poche pagine per mostrare il fulcro attorno a cui ruota una vita intera., E.M. Arnico
Tragedia e commedia si alternano nelle vicende dei personaggi che raccontano se stessi in questo volume. L'autrice esplora coraggiosamente un ambito in genere poco indagato dalla letteratura, quello delle malattie neurologiche e neuropsichiatriche: le storie di vita di questi "ammalati," preziose e volatili, rimangono spesso nel chiuso delle famiglie o degli ospedali. Il libro le fa uscire tutte assieme, queste vicende, come i "risvegliati" del dottor Oliver Sacks, che andavano in gita col pulmino. Il lettore si abbandonera al dolente piacere di conoscere i protagonisti dei racconti, costretti dalla loro patologia a restare sul perimetro dell'esistere, ma con l'anima saldamente posta al centro dell'essere. Un lento procedere, anche linguistico, verso l'allucinazione e il disincanto. Un viaggio in forma di racconto dal fortissimo impatto emotivo e conoscitivo. Senza dubbio uno dei migliori esordi del 2010, Tiziano Scarpa Questi racconti non ci dicono nulla di troppo, e non trascurano nulla. Ogni voce racconta la propria esperienza: bastano poche pagine per mostrare il fulcro attorno a cui ruota una vita intera., E.M. Arnico