"Il fragile vaso delle parole umane deve poter contenere il diamante infrangibile della divinità." Queste parole di padre Florenskij racchiudono il cuore del suo pensiero: la ricerca della divina presenza in ogni attività umana. Un dinamismo continuo tra terrestre e celeste, visibile e invisibile, istante ed eterno, che anima anche le pagine di questa raccolta di saggi, inediti in Italia, scritti tra il 1909 e il 1923, nei quali il "Leonardo da Vinci russo" esamina con eccezionale profondità di visione temi quali l'essenza originaria della Slavia ortodossa e la vita della Chiesa russa, la peculiarità del rito liturgico ortodosso e le sfide dirompenti del cristianesimo di fronte alla modernità, i nessi vitali tra culto e cultura, le opportunità dell'ecumenismo e del dialogo interreligioso. Con linguaggio sobrio, essenziale, Pavel Florenskij rende possibile al lettore la partecipazione interiore e la contemplazione di quella bellezza che egli così acutamente avverte nella spiritualità cristiana russa, senza tuttavia eludere la complessità della vita, la drammaticità dell'esistere, le ferite della storia.
Language
Italian
Pages
168
Format
Paperback
Publisher
Arnoldo Mondadori
Release
May 18, 2010
ISBN
8804597348
ISBN 13
9788804597346
Bellezza e liturgia. Scritti su cristianesimo e cultura
"Il fragile vaso delle parole umane deve poter contenere il diamante infrangibile della divinità." Queste parole di padre Florenskij racchiudono il cuore del suo pensiero: la ricerca della divina presenza in ogni attività umana. Un dinamismo continuo tra terrestre e celeste, visibile e invisibile, istante ed eterno, che anima anche le pagine di questa raccolta di saggi, inediti in Italia, scritti tra il 1909 e il 1923, nei quali il "Leonardo da Vinci russo" esamina con eccezionale profondità di visione temi quali l'essenza originaria della Slavia ortodossa e la vita della Chiesa russa, la peculiarità del rito liturgico ortodosso e le sfide dirompenti del cristianesimo di fronte alla modernità, i nessi vitali tra culto e cultura, le opportunità dell'ecumenismo e del dialogo interreligioso. Con linguaggio sobrio, essenziale, Pavel Florenskij rende possibile al lettore la partecipazione interiore e la contemplazione di quella bellezza che egli così acutamente avverte nella spiritualità cristiana russa, senza tuttavia eludere la complessità della vita, la drammaticità dell'esistere, le ferite della storia.