La lievità del tocco registico e l’inconfondibile maestria nel racconto sono le caratteristiche dell’autore che meglio ha impersonato lo spirito del cinema francese e della Francia tout court. Scrittore, giornalista, poeta, sceneggiatore, regista, sperimentatore, frequentatore delle avanguardie dadaista e surrealista, René Clair fu anche studioso e teorico: fu fra i primi a porsi la domanda “Qu’est-ce que le cinéma?”.
Dopo l’esordio avanguardistico di Entr’acte e le commedie più celebrate del periodo muto, come Un cappello di paglia di Firenze , si avvale del suono come di un nuovo strumento artistico e creativo dell’opera cinematografica. Il suo primo film sonoro, Sotto i tetti di Parigi accolto come un capolavoro, e i successivi Il Milione , A me la libertà , Per le vie di Parigi e L’ultimo miliardario , lo consacrano a livello internazionale. L’inconfondibile tocco di Clair mescola con eleganza realismo, fantastico, azione frenetica, pochade, musica e istanze sociali, prediligendo le storie del popolo minuto, gli ambienti e le atmosfere parigine, narrati seguendo il ritmo incalzante della commedia raffinata. Uno stile insuperabile che lo distingue anche nelle opere realizzate durante la breve parentesi britannica - Il fantasma galante , gustosissima commedia fantastica - la permanenza negli Stati Uniti - L’ammaliatrice con Marlene Dietrich, Ho sposato una strega con Veronica Lake, Accadde domani , Dieci piccoli indiani - e il ritorno in Francia, quando dirige tre capolavori interpretati da Gerard Phlippe, La bellezza del Diavolo , Le belle della notte , Le grandi manovre .
La lievità del tocco registico e l’inconfondibile maestria nel racconto sono le caratteristiche dell’autore che meglio ha impersonato lo spirito del cinema francese e della Francia tout court. Scrittore, giornalista, poeta, sceneggiatore, regista, sperimentatore, frequentatore delle avanguardie dadaista e surrealista, René Clair fu anche studioso e teorico: fu fra i primi a porsi la domanda “Qu’est-ce que le cinéma?”.
Dopo l’esordio avanguardistico di Entr’acte e le commedie più celebrate del periodo muto, come Un cappello di paglia di Firenze , si avvale del suono come di un nuovo strumento artistico e creativo dell’opera cinematografica. Il suo primo film sonoro, Sotto i tetti di Parigi accolto come un capolavoro, e i successivi Il Milione , A me la libertà , Per le vie di Parigi e L’ultimo miliardario , lo consacrano a livello internazionale. L’inconfondibile tocco di Clair mescola con eleganza realismo, fantastico, azione frenetica, pochade, musica e istanze sociali, prediligendo le storie del popolo minuto, gli ambienti e le atmosfere parigine, narrati seguendo il ritmo incalzante della commedia raffinata. Uno stile insuperabile che lo distingue anche nelle opere realizzate durante la breve parentesi britannica - Il fantasma galante , gustosissima commedia fantastica - la permanenza negli Stati Uniti - L’ammaliatrice con Marlene Dietrich, Ho sposato una strega con Veronica Lake, Accadde domani , Dieci piccoli indiani - e il ritorno in Francia, quando dirige tre capolavori interpretati da Gerard Phlippe, La bellezza del Diavolo , Le belle della notte , Le grandi manovre .