Un consigliere delegato, un primario ospedaliero, un aspirante mafioso, uno scippatore, un ufologo, persino la Lucia manzoniana... sono solo alcuni tra i protagonisti dei diciassette racconti che compongono questa raccolta, pubblicata nel 1979. Scritti tutti, tranne uno, in prima persona, essi narrano - come chiarisce l'autore - "situazioni e storie e personaggi che spesso esulano dalla comune esperienza". Come di consueto, Malerba fa della scrittura un'arma per creare paradossi, per allarmare il lettore e ottenere un effetto comico: un comico dissacrante, esplosivo, talora orrorifico, che rende "Dopo il pescecane" un libro "strano", inquieto e inquietante, ma capace di accendere il pensiero con lampi di profonde intuizioni. E soprattutto con inestinguibili interrogativi sul mondo e sull'uomo.
Un consigliere delegato, un primario ospedaliero, un aspirante mafioso, uno scippatore, un ufologo, persino la Lucia manzoniana... sono solo alcuni tra i protagonisti dei diciassette racconti che compongono questa raccolta, pubblicata nel 1979. Scritti tutti, tranne uno, in prima persona, essi narrano - come chiarisce l'autore - "situazioni e storie e personaggi che spesso esulano dalla comune esperienza". Come di consueto, Malerba fa della scrittura un'arma per creare paradossi, per allarmare il lettore e ottenere un effetto comico: un comico dissacrante, esplosivo, talora orrorifico, che rende "Dopo il pescecane" un libro "strano", inquieto e inquietante, ma capace di accendere il pensiero con lampi di profonde intuizioni. E soprattutto con inestinguibili interrogativi sul mondo e sull'uomo.