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Carteggio Cecchi-Praz

Carteggio Cecchi-Praz

Emilio Cecchi
4/5 ( ratings)
Nel marzo 1921 Emilio Cecchi, già autore di alcuni dei suoi saggi più importanti, ricevette da un giovane fiorentino, Mario Praz, alcune prove di traduzione da poeti inglesi. Così cominciava un’amicizia letteraria che sarebbe durata più di quarant’anni ed è testimoniata in questo Carteggio, prezioso non solo per l’identità degli scriventi, ma per la natura del loro rapporto: un’affinità non disgiunta da una nascosta tensione, una reciproca stima talvolta delusa, un alternarsi di slanci e improvvise unghiate . E, mentre Cecchi è fin dall’inizio in posizione di magistrale difesa, Praz ci sorprende per l’abbandono con cui si effonde, soprattutto nei primi anni, in racconti della propria vita, anche sentimentale, usando tratti vivissimi e toccanti. Sarà difficile dimenticare quell’Inghilterra malinconica e sonnacchiosa, raccontata da un solitario passeggiatore, che qui ci appare in vari squarci. In queste lettere di Praz, come scrive Giovanni Macchia nell’introduzione, «comincia lentamente a realizzarsi il senso di una vocazione letteraria che per l’abbondanza dei risultati, per la vastità della ricerca e quasi l’immensità dell’esplorazione, avrebbe avuto qualcosa di prodigioso». Di fatto, da queste lettere appare con una certa crudezza come Praz sia cresciuto da straniero, per gusto e inclinazione, in una cultura pervicacemente autarchica, che considerava «malsano» tutto ciò in cui oggi riconosciamo l’essenza più penetrante della cultura moderna. Così veniva considerato da molti un eccentrico amatore di piatti faisandés, mentre era uno dei pochi che sapevano occuparsi soltanto di temi immensamente ricchi.
Cecchi percepiva benissimo tutto questo, e fu per Praz un appoggio, oltre che un alto modello, e un richiamo talvolta alla nettezza del giudizio, là dove il più giovane poteva mostrarsi più incerto . Ma, di là da un certo punto, le loro strade tornavano a dividersi, pur sapendo ciascuno di avere nell’altro il più acuto e il più temibile degli interlocutori. Dietro lo scambio delle impressioni e delle letture, rimane stretto sino alla fine, fra i due grandi saggisti, un delicato nodo psicologico, e questo rende tanto più singolare questo Carteggio.
Language
Italian
Pages
158
Format
Paperback
Publisher
Adelphi
Release
May 06, 1985
ISBN
8845906140
ISBN 13
9788845906145

Carteggio Cecchi-Praz

Emilio Cecchi
4/5 ( ratings)
Nel marzo 1921 Emilio Cecchi, già autore di alcuni dei suoi saggi più importanti, ricevette da un giovane fiorentino, Mario Praz, alcune prove di traduzione da poeti inglesi. Così cominciava un’amicizia letteraria che sarebbe durata più di quarant’anni ed è testimoniata in questo Carteggio, prezioso non solo per l’identità degli scriventi, ma per la natura del loro rapporto: un’affinità non disgiunta da una nascosta tensione, una reciproca stima talvolta delusa, un alternarsi di slanci e improvvise unghiate . E, mentre Cecchi è fin dall’inizio in posizione di magistrale difesa, Praz ci sorprende per l’abbandono con cui si effonde, soprattutto nei primi anni, in racconti della propria vita, anche sentimentale, usando tratti vivissimi e toccanti. Sarà difficile dimenticare quell’Inghilterra malinconica e sonnacchiosa, raccontata da un solitario passeggiatore, che qui ci appare in vari squarci. In queste lettere di Praz, come scrive Giovanni Macchia nell’introduzione, «comincia lentamente a realizzarsi il senso di una vocazione letteraria che per l’abbondanza dei risultati, per la vastità della ricerca e quasi l’immensità dell’esplorazione, avrebbe avuto qualcosa di prodigioso». Di fatto, da queste lettere appare con una certa crudezza come Praz sia cresciuto da straniero, per gusto e inclinazione, in una cultura pervicacemente autarchica, che considerava «malsano» tutto ciò in cui oggi riconosciamo l’essenza più penetrante della cultura moderna. Così veniva considerato da molti un eccentrico amatore di piatti faisandés, mentre era uno dei pochi che sapevano occuparsi soltanto di temi immensamente ricchi.
Cecchi percepiva benissimo tutto questo, e fu per Praz un appoggio, oltre che un alto modello, e un richiamo talvolta alla nettezza del giudizio, là dove il più giovane poteva mostrarsi più incerto . Ma, di là da un certo punto, le loro strade tornavano a dividersi, pur sapendo ciascuno di avere nell’altro il più acuto e il più temibile degli interlocutori. Dietro lo scambio delle impressioni e delle letture, rimane stretto sino alla fine, fra i due grandi saggisti, un delicato nodo psicologico, e questo rende tanto più singolare questo Carteggio.
Language
Italian
Pages
158
Format
Paperback
Publisher
Adelphi
Release
May 06, 1985
ISBN
8845906140
ISBN 13
9788845906145

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