Nel terzo libro dell'"Ars amandi", dedicato all'arte femminile della seduzione, Ovidio rimanda le sue lettrici alla consultazione di un'altra opera da lui composta: il libellum dei Medicamina faciei femineae, di cui oggi rimane un solo frammento di cento versi. In questo poemetto, Ovidio consacra i suoi distici all'esaltazione della bellezza femminile e alla cura di essa, ai raffinati espedienti e ai trucchi che permettono di tener desto l'amore. Il termine medicamina si riferisce appunto ai prodotti di bellezza, ai trucchi e ai preparati cosmetici che donne e fanciulle devono imparare a confezionare. Ma al di là delle ricette artigianali e dei consigli di bellezza, Ovidio si fa qui portavoce di una civiltà raffinata e colta, dedita alla cura dell'eleganza e alla ricercatezza delle forme, e questo manuale di arte cosmetica diventa specchio della ricca società augustea.
Nel terzo libro dell'"Ars amandi", dedicato all'arte femminile della seduzione, Ovidio rimanda le sue lettrici alla consultazione di un'altra opera da lui composta: il libellum dei Medicamina faciei femineae, di cui oggi rimane un solo frammento di cento versi. In questo poemetto, Ovidio consacra i suoi distici all'esaltazione della bellezza femminile e alla cura di essa, ai raffinati espedienti e ai trucchi che permettono di tener desto l'amore. Il termine medicamina si riferisce appunto ai prodotti di bellezza, ai trucchi e ai preparati cosmetici che donne e fanciulle devono imparare a confezionare. Ma al di là delle ricette artigianali e dei consigli di bellezza, Ovidio si fa qui portavoce di una civiltà raffinata e colta, dedita alla cura dell'eleganza e alla ricercatezza delle forme, e questo manuale di arte cosmetica diventa specchio della ricca società augustea.