1860, Regno delle Due Sicilie. Ferdinando Ragozzino, burocrate del Regno, perde il suo incarico dopo l’intervento dei Mille. Privato del suo piccolo potere, decide di vendicarsi e di impedire l’impresa dell’unificazione italiana, raggirando coi suoi metodi obliqui dei crudeli e rozzi briganti, degli sprovveduti garibaldini e lo stesso generale Giuseppe Garibaldi. Il tentativo di cancellare ogni afflato di unità nazionale si rivelerà però difficile e spigoloso: controversie, pericoli, battaglie, sotterfugi che condurranno la storia fino allo Stato Pontificio, dove, passando per una scaltra suora e un algido cardinale, si decideranno una volta per tutte le sorti del Paese. Con un epilogo del tutto inatteso.
1860, Regno delle Due Sicilie. Ferdinando Ragozzino, burocrate del Regno, perde il suo incarico dopo l’intervento dei Mille. Privato del suo piccolo potere, decide di vendicarsi e di impedire l’impresa dell’unificazione italiana, raggirando coi suoi metodi obliqui dei crudeli e rozzi briganti, degli sprovveduti garibaldini e lo stesso generale Giuseppe Garibaldi. Il tentativo di cancellare ogni afflato di unità nazionale si rivelerà però difficile e spigoloso: controversie, pericoli, battaglie, sotterfugi che condurranno la storia fino allo Stato Pontificio, dove, passando per una scaltra suora e un algido cardinale, si decideranno una volta per tutte le sorti del Paese. Con un epilogo del tutto inatteso.