Mia madre voleva che io diventassi avvocato, e anch'io pensavo fosse una buona idea, dicevano che sarebbe stata la professione del futuro... Mio padre invece mi leggeva tutte le sere i racconti di Cuore di Edmondo De Amicis, in particolare "La piccola vedetta lombarda". Sono storie meravigliose, perché narrano di emozioni pure e squisitamente sentimentali. In ogni caso, più lui leggeva e più io piangevo: ed era felice di vedermi piangere. Mia madre gli chiedeva: "Perché continui a farlo piangere?", senza ottenere mai risposta. Effettivamente mio padre ripeteva sempre la stessa storia, proprio per vedermi piangere. Ogni volta che piangevo, mi chiedeva: "Perché piangi? È per la storia?" E ogni volta gli rispondevo: "No, non piango per la storia. Mi sono ricordato che mia sorella prima mi ha dato un calcio, e sono ancora arrabbiato con lei", e bugie di questo genere. Ecco qual è il potere meraviglioso della letteratura: una pagina di un libro riesce a commuoverci, a farci piangere o a farci ridere. Sono state le letture che mi faceva mio padre ad avvicinarmi alla letteratura.
Mia madre voleva che io diventassi avvocato, e anch'io pensavo fosse una buona idea, dicevano che sarebbe stata la professione del futuro... Mio padre invece mi leggeva tutte le sere i racconti di Cuore di Edmondo De Amicis, in particolare "La piccola vedetta lombarda". Sono storie meravigliose, perché narrano di emozioni pure e squisitamente sentimentali. In ogni caso, più lui leggeva e più io piangevo: ed era felice di vedermi piangere. Mia madre gli chiedeva: "Perché continui a farlo piangere?", senza ottenere mai risposta. Effettivamente mio padre ripeteva sempre la stessa storia, proprio per vedermi piangere. Ogni volta che piangevo, mi chiedeva: "Perché piangi? È per la storia?" E ogni volta gli rispondevo: "No, non piango per la storia. Mi sono ricordato che mia sorella prima mi ha dato un calcio, e sono ancora arrabbiato con lei", e bugie di questo genere. Ecco qual è il potere meraviglioso della letteratura: una pagina di un libro riesce a commuoverci, a farci piangere o a farci ridere. Sono state le letture che mi faceva mio padre ad avvicinarmi alla letteratura.