FUTURO è un libro unico e irripetibile, così come sono irripetibili gli anni ai quali si riferisce , quando l’omonima rivista Futuro viveva la sua breve e folgorante vicenda. Era un periodo di iniziative e di fermenti che portarono a quella che è stata poi definita «la linea italiana della fantascienza». Specchio e rievocazione di quel momento, il presente volume ne registra la cronaca attraverso episodi e personaggi oggi essenziali nella nostra narrativa d’anticipazione. Per merito dei «pionieri» di Futuro, a cominciare da Lino Aldani che ne era il direttore, la fantascienza di casa nostra non è più uno «scandalo», ma una felice e concreta realtà.
Inìsero Cremaschi, uno dei protagonisti di quella vicenda, racconta in modo brillante e obiettivo le fasi di un dibattito che tendeva a qualificare la science fiction, e non solo quella italiana, come una tipica e nobile espressione narrativa della nostra società neoindustriale. Cremaschi presenta i migliori racconti apparsi su Futuro, alternandoli con la cronistoria e illuminando la personalità di autori come Giulio Raiola, Maurizio Viano, Massimo Pandolfi, Piero Prosperi, e di scrittori che in seguito si sono dedicati con successo al romanzo, come Lino Aldani, Gustavo Gasparini, Anna Rinonapoli e Gilda Musa. La selezione narrativa di FUTURO comprende anche racconti quasi introvabili, come «Buonanotte Sofia» di Aldani o «Il quinto punto cardinale» dello stesso Cremaschi. Accanto ai racconti della sezione narrativa, testimonianze di un periodo tempestoso ed «eroico», l’Appendice riunisce le interviste con scrittori — Elio Vittorini, Libero Bigiaretti o Mario Soldati — raccolte dai redattori della rivista, come riprova che la fantascienza del gruppo di Futuro ha sempre giocato ad armi pari con la narrativa tradizionale.
Language
Italian
Pages
346
Format
Paperback
Publisher
Nord
Release
May 08, 1978
«Futuro»: Il meglio di una mitica rivista di fantascienza
FUTURO è un libro unico e irripetibile, così come sono irripetibili gli anni ai quali si riferisce , quando l’omonima rivista Futuro viveva la sua breve e folgorante vicenda. Era un periodo di iniziative e di fermenti che portarono a quella che è stata poi definita «la linea italiana della fantascienza». Specchio e rievocazione di quel momento, il presente volume ne registra la cronaca attraverso episodi e personaggi oggi essenziali nella nostra narrativa d’anticipazione. Per merito dei «pionieri» di Futuro, a cominciare da Lino Aldani che ne era il direttore, la fantascienza di casa nostra non è più uno «scandalo», ma una felice e concreta realtà.
Inìsero Cremaschi, uno dei protagonisti di quella vicenda, racconta in modo brillante e obiettivo le fasi di un dibattito che tendeva a qualificare la science fiction, e non solo quella italiana, come una tipica e nobile espressione narrativa della nostra società neoindustriale. Cremaschi presenta i migliori racconti apparsi su Futuro, alternandoli con la cronistoria e illuminando la personalità di autori come Giulio Raiola, Maurizio Viano, Massimo Pandolfi, Piero Prosperi, e di scrittori che in seguito si sono dedicati con successo al romanzo, come Lino Aldani, Gustavo Gasparini, Anna Rinonapoli e Gilda Musa. La selezione narrativa di FUTURO comprende anche racconti quasi introvabili, come «Buonanotte Sofia» di Aldani o «Il quinto punto cardinale» dello stesso Cremaschi. Accanto ai racconti della sezione narrativa, testimonianze di un periodo tempestoso ed «eroico», l’Appendice riunisce le interviste con scrittori — Elio Vittorini, Libero Bigiaretti o Mario Soldati — raccolte dai redattori della rivista, come riprova che la fantascienza del gruppo di Futuro ha sempre giocato ad armi pari con la narrativa tradizionale.