Da ragazzino Gianrico amava Charlie Brown e Mafalda, Francesco ricopiava i fumetti di Devil e Silver Surfer. Oggi si ritrovano in atmosfere alla Frank Miller.
"Ho affrontato l’avventura come fosse un film" sostiene Gianrico. "Dovevo scrivere una sceneggiatura da consegnare a un regista". Francesco conferma: "I volti li ho cercati nei ricordi del cinema che amo".
Il protagonista di questo romanzo frequenta un bar non lontano dal tribunale dove lavora Guido Guerrieri. Sono amici, spesso bevono un bicchiere insieme, a entrambi piacciono i bianchi siciliani forti.
Avete presente l’ispettore Carmelo Tancredi? È uno degli attori non protagonisti nelle storie dell’avvocato Guerrieri. Non è un poliziotto comune, è a capo di una piccola "sezione fantasma" della Squadra mobile della Polizia di Bari. Si occupa di casi che non procurano gloria né avanzamenti di carriera, perché cerca persone smarrite, bambini soprattutto, e ragazzi, inghiottiti dal buio di un mondo da incubo. I suoi collaboratori sono i classici "emarginati", soggetti rifiutati dalla società. C’è Vito Lotàr, un gigante mago del computer e genio nel ricostruire relazioni e trame tra oggetti e individui, ma così taciturno da mettere a disagio chiunque, tranne i bambini. Poi c’è Iena, triviale sbirro da strada, tracotante all’eccesso per camuffare un’indole ben diversa. E Nora, poliziotta bellissima e affascinante, perfettamente abituata alla compagnia maschile, forse troppo, parla da uomo, veste da uomo, si comporta da uomo. Il caso da risolvere prende l’avvio dal brutale assassinio di un imprenditore, un pezzo grosso. Qualcosa, nell’ambiguo passato della vittima, spinge Tancredi e la sua squadra a condurre una frenetica indagine parallela nel cuore oscuro di una Bari trasfigurata dall’immaginazione in una metropoli equivoca dove i confini tra bene e male si confondono. Una storia inquietante, un personaggio straordinario, l’ennesima prova del genio narrativo di Gianrico Carofiglio, valorizzato dal talento grafico del fratello Francesco, per un graphic novel tutto italiano senza precedenti.
Da ragazzino Gianrico amava Charlie Brown e Mafalda, Francesco ricopiava i fumetti di Devil e Silver Surfer. Oggi si ritrovano in atmosfere alla Frank Miller.
"Ho affrontato l’avventura come fosse un film" sostiene Gianrico. "Dovevo scrivere una sceneggiatura da consegnare a un regista". Francesco conferma: "I volti li ho cercati nei ricordi del cinema che amo".
Il protagonista di questo romanzo frequenta un bar non lontano dal tribunale dove lavora Guido Guerrieri. Sono amici, spesso bevono un bicchiere insieme, a entrambi piacciono i bianchi siciliani forti.
Avete presente l’ispettore Carmelo Tancredi? È uno degli attori non protagonisti nelle storie dell’avvocato Guerrieri. Non è un poliziotto comune, è a capo di una piccola "sezione fantasma" della Squadra mobile della Polizia di Bari. Si occupa di casi che non procurano gloria né avanzamenti di carriera, perché cerca persone smarrite, bambini soprattutto, e ragazzi, inghiottiti dal buio di un mondo da incubo. I suoi collaboratori sono i classici "emarginati", soggetti rifiutati dalla società. C’è Vito Lotàr, un gigante mago del computer e genio nel ricostruire relazioni e trame tra oggetti e individui, ma così taciturno da mettere a disagio chiunque, tranne i bambini. Poi c’è Iena, triviale sbirro da strada, tracotante all’eccesso per camuffare un’indole ben diversa. E Nora, poliziotta bellissima e affascinante, perfettamente abituata alla compagnia maschile, forse troppo, parla da uomo, veste da uomo, si comporta da uomo. Il caso da risolvere prende l’avvio dal brutale assassinio di un imprenditore, un pezzo grosso. Qualcosa, nell’ambiguo passato della vittima, spinge Tancredi e la sua squadra a condurre una frenetica indagine parallela nel cuore oscuro di una Bari trasfigurata dall’immaginazione in una metropoli equivoca dove i confini tra bene e male si confondono. Una storia inquietante, un personaggio straordinario, l’ennesima prova del genio narrativo di Gianrico Carofiglio, valorizzato dal talento grafico del fratello Francesco, per un graphic novel tutto italiano senza precedenti.