Attraverso le testimonianze di dodici tra i massimi mediatori italiani, L’ARTE DI ESITARE svela gli aneddoti e i retroscena del mestiere della traduzione. Ospite d’onore nella raccolta, premiato per la sua sensibilità al tema, Daniel Pennac.
“Se i traduttori, come dice Pennac, sono le luci della nostra Pentecoste laica, in questi Dodici discorsi li vedremo rifulgere” - dalla postfazione di Ilide Carmignani
“In queste pagine ricorre l’immagine del caos del mondo dopo Babele. Il lavoro del traduttore consisterebbe dunque nella necessità di riportare il disordine che ne è seguito a un ordine accettabile e condivisibile. Ma Babele è una condanna, un peccato originale da scontare o piuttosto una risorsa? Gli uomini di ogni tempo l’hanno sentita come una maledizione, ma maledizione non è. Al contrario, è il trionfo della pluralità, del molteplice, della varietà. È la casa comune della biodiversità linguistica, della meraviglia di ogni linguaggio, la speciale risorsa che ci rende umani. I traduttori sono i conservatori, i tutori, i restauratori di giacimenti infinitamente preziosi”.
Language
Italian
Pages
189
Format
Paperback
Release
October 02, 2019
ISBN 13
9788871689234
L'arte di esitare. Dodici discorsi sulla traduzione
Attraverso le testimonianze di dodici tra i massimi mediatori italiani, L’ARTE DI ESITARE svela gli aneddoti e i retroscena del mestiere della traduzione. Ospite d’onore nella raccolta, premiato per la sua sensibilità al tema, Daniel Pennac.
“Se i traduttori, come dice Pennac, sono le luci della nostra Pentecoste laica, in questi Dodici discorsi li vedremo rifulgere” - dalla postfazione di Ilide Carmignani
“In queste pagine ricorre l’immagine del caos del mondo dopo Babele. Il lavoro del traduttore consisterebbe dunque nella necessità di riportare il disordine che ne è seguito a un ordine accettabile e condivisibile. Ma Babele è una condanna, un peccato originale da scontare o piuttosto una risorsa? Gli uomini di ogni tempo l’hanno sentita come una maledizione, ma maledizione non è. Al contrario, è il trionfo della pluralità, del molteplice, della varietà. È la casa comune della biodiversità linguistica, della meraviglia di ogni linguaggio, la speciale risorsa che ci rende umani. I traduttori sono i conservatori, i tutori, i restauratori di giacimenti infinitamente preziosi”.