Join today and start reading your favorite books for Free!
Rate this book!
Write a review?
Los límites del reino de CarrereLa literatura del yo termina donde empieza la vida de los demás. El tema de este libro está en el contexto, es imposible leerlo de otro modo. Aquí estamos ante un hombre que, voluntariamente, se aísla para meditar y después de una elipsis apenas explicada, se aísla, de forma involuntaria, en una clínica psiquiátrica. Esa elipsis es el divorcio en su vida real con su esposa y la orden de sus aun más reales abogados de no publicar nada sobre ella ni las circunstanci...
Ho un debole per Carrère e questo è un fatto. La sua abilità sta nel trasformare il suo mondo autocentrato ed egocentrico, il suo particolarissimo mondo, in qualcosa che sia universale: e non è questa abilità propria di chi sa fare letteratura? Un'altra qualità di Carrère sta nel fatto che lui sappia scrivere. E non solo sa scrivere, ma è consapevole di saperlo fare. Non so perché associ questa sua caratteristica a quella del grande Georges Simenon. Anche lui sapeva scrivere ed era consapevole d...
A strange, memorable read, besieged by a legal dispute with his ex-wife that leads to blank space throughout. A book of madness, meditation, and repetition. Part fiction, part cnf, which kept me on my toes - fans (and I am one) will enjoy it. Its not up to his best - THE ADVERSARY, THE KINGDOM - but it is very, very Carrère.
Senza una bussola (...?)Ormai sono abituato all’egocentrismo di Carrère che in passato mi lasciava una sensazione ambigua: mi infastidiva senza tuttavia impedirmi di godere della sua fluida prosa, così che nei miei commenti era sempre ricorrente o sottinteso l’avverbio “nonostante”…In questo libro l’autore sembra voler giocare a carte scoperte, evitando di intitolare il libro a un avventuriero russo o a un omicida francese per poi intrufolarsi a ripetizione nel racconto, e decide di narrare in p...
Prima che potessi continuare a pensare quanto fosse coraggioso Carrère, per il modo che ha di esporre il privato nei suoi libri, Carrère stesso ha puntualizzato che scrivere di se stessi non ha niente a che vedere con il coraggio. Non c’è niente di coraggioso, dice, perché si può decidere quanto e cosa rivelare della propria vita. Non c’è nessun obbligo, o forzatura, e la vera difficoltà e crudeltà sta nello scrivere degli altri. Si diventa dei carnefici, perché li si espone senza che loro possa...
“Llevo 30 años meditando para ser mejor persona. Quiero ser mejor persona para ser mejor escritor. Escribir es decir la verdad.”En un discurso reflexivo y en voz alta, el autor saca a la luz su ego, ese que ha intentando tantas veces observar mediante la práctica de la meditación vipassanna y algunas artes marciales como el taichi. Los retiros de yoga, su trastorno bipolar, su trabajo periodístico, sus relaciones humanas, las etapas de su vida... Pensamientos al aire que nos hace compadecernos d...
Se pensate di imbarcarvi in un noioso libro nozionistico su cosa sia o non sia lo Yoga, su cosa significhi meditare e su quali siano i segreti che conducono all’illuminazione, siete fuori strada. Carrère, in questo libro, non vuole istruire: da instancabile scrittore e narratore, il suo obiettivo è prima di tutto capire. Prende la sua esperienza come praticante di meditazione come punto di partenza per il suo racconto ma non si ferma lì, incasellandola nella sua ben più complicata vita. Carrère
Tutto inizia con Carrère ( lo ammette lui stesso di avere un ego ingombrante) che racconta della volta in cui ha partecipato ad un seminario di meditazione Vipassana di dieci giorni nel Morvan: niente libri, telefono, tablet, nessuna comunicazione con l' esterno, nessuna fonte di distrazione. Un vero e proprio addestramento alla ricerca di sé stessi, tagliati fuori dal mondo, con dieci ore di silenzio e meditazione al giorno.L'autore pratica la meditazione da una ventina d'anni, ha conosciuto du...
Emmanuel Carrère serait-il en train de concurrencer Christophe André sur son terrain ? J’ai beaucoup d’admiration pour lui – je parle d’Emmanuel Carrère sans dénigrer Christophe André – et je considère qu’il est, avec Michel Houellebecq, l’un des plus grands auteurs français de sa génération, j’ai aussi beaucoup de goût pour son travail et notamment pour ses derniers livres qui ne sont pas des romans – j’ai terminé mon disclaimer. Mais avec Yoga, j’ai eu la désagréable impression que ce livr
A la base, Emmanuel Carrère voulait juste parler de yoga.Et puis après ça, il y a eu la vie, les morts, la maladie, les psys, les motos, les journalistes américains, les séparations, les statues offertes par des femmes disparues, les méditations qu'il aurait fallu interrompre, et au contraire celles qu'on aurait dû savoir mener à bien.A la base, Emmanuel Carrère avait eu une bonne idée.Partir en retraite méditative, coupé du reste du monde, sans même le moindre accès internet, le moindre livre,
Lo que había empezado como un libro ameno sobre yoga, terminó en una historia sobre cómo Carrere cayó en un profundo pozo depresivo. En el medio hay un montón de cuestiones densas, y que por momentos van más de relleno que de aporte real, desde mi punto de vista. Me gustó, y me llevo varias cosas de esta dura lectura.