Il demone della curiosità spinge l'ambizioso scrittore Dennis Orphen a non autorizzate intrusioni nelle vite altrui. Vaga per le strade, i locali e i salotti di New York alla perenne ricerca di persone in cui immedesimarsi e vicende da raccontare.
Ora sta per uscire il suo ultimo libro e la storia che ha "rubato" e i segreti che ha svelato, questa volta, sono quelli della sua amica e amante Effie Thorne, moglie di un famoso romanziere da cui è stata abbandonata anni prima.
Vanitoso e un po' mascalzone, Dennis è tuttavia cosciente del suo vizio, e ai tradimenti consumati nel nome dell'arte fanno seguito lucide e spietate autocritiche.
Divertente e brillante come tutti i romanzi di Dawn Powell, "Gira magica ruota" è una satira, considerata dall'autrice la sua più riuscita, dell'ambiente letterario della Manhattan degli anni Trenta.
Dietro Dennis Orphen e i suoi dubbi sulla lealtà dello scrittore che supera la linea di confine tra la finzione letteraria e le storie reali degli amici, non è difficile riconoscere la stessa Dawn Powell, che nei diari e nelle lettere ci ha lasciato ironici ritratti delle persone a lei più vicine.
Il demone della curiosità spinge l'ambizioso scrittore Dennis Orphen a non autorizzate intrusioni nelle vite altrui. Vaga per le strade, i locali e i salotti di New York alla perenne ricerca di persone in cui immedesimarsi e vicende da raccontare.
Ora sta per uscire il suo ultimo libro e la storia che ha "rubato" e i segreti che ha svelato, questa volta, sono quelli della sua amica e amante Effie Thorne, moglie di un famoso romanziere da cui è stata abbandonata anni prima.
Vanitoso e un po' mascalzone, Dennis è tuttavia cosciente del suo vizio, e ai tradimenti consumati nel nome dell'arte fanno seguito lucide e spietate autocritiche.
Divertente e brillante come tutti i romanzi di Dawn Powell, "Gira magica ruota" è una satira, considerata dall'autrice la sua più riuscita, dell'ambiente letterario della Manhattan degli anni Trenta.
Dietro Dennis Orphen e i suoi dubbi sulla lealtà dello scrittore che supera la linea di confine tra la finzione letteraria e le storie reali degli amici, non è difficile riconoscere la stessa Dawn Powell, che nei diari e nelle lettere ci ha lasciato ironici ritratti delle persone a lei più vicine.