L'Italia non è un Paese per giovani. Li carica di un enorme debito pubblico e pensionistico e li priva di prospettive per il futuro relegandoli ai margini del mercato del lavoro.
La soluzione? È in mano ai quarantenni, alla "generazione di mezzo" che deve riformare il mercato del lavoro, le professioni, i servizi, tutelando il welfare e favorendo il merito.
Scelte difficili, ma non più rinviabili.
L'Italia non è un Paese per giovani. Li carica di un enorme debito pubblico e pensionistico e li priva di prospettive per il futuro relegandoli ai margini del mercato del lavoro.
La soluzione? È in mano ai quarantenni, alla "generazione di mezzo" che deve riformare il mercato del lavoro, le professioni, i servizi, tutelando il welfare e favorendo il merito.
Scelte difficili, ma non più rinviabili.