Insieme ad Antigone ed Aiace, fa parte del gruppo più antico delle tragedie conosciute di Sofocle e tratta l'episodio finale della celebre saga di la morte dell'eroe, procuratagli dalla moglie Deianira attraverso una tunica trattata col sangue del centauro Nesso. Tema portante della tragedia è il fraintendimento e l'ingannabilità che coinvolge tutte le cose del reale, che non sono mai come appaiono. Il fraintendimento delle parole di Nesso causa una sofferenza ingiustificata e immotivata, in cui è assente la giustizia divina e che vede i personaggi soli ad affrontarla. La solitudine, che è un tratto che caratterizza tutti gli eroi sofoclei di fronte al loro dolore, è accentuata nel personaggio di Deianira, che per tutta la vita si è sentita abbandonata. Troppo presto e troppo violentemente è avvenuto per lei l'ingresso nel mondo adulto, così come per il figlio Illo e per Iole. Gli dèi, come afferma Illo nell'esodo, stanno a guardare dall'alto le sofferenze umane con indifferenza. Testo con note.
Insieme ad Antigone ed Aiace, fa parte del gruppo più antico delle tragedie conosciute di Sofocle e tratta l'episodio finale della celebre saga di la morte dell'eroe, procuratagli dalla moglie Deianira attraverso una tunica trattata col sangue del centauro Nesso. Tema portante della tragedia è il fraintendimento e l'ingannabilità che coinvolge tutte le cose del reale, che non sono mai come appaiono. Il fraintendimento delle parole di Nesso causa una sofferenza ingiustificata e immotivata, in cui è assente la giustizia divina e che vede i personaggi soli ad affrontarla. La solitudine, che è un tratto che caratterizza tutti gli eroi sofoclei di fronte al loro dolore, è accentuata nel personaggio di Deianira, che per tutta la vita si è sentita abbandonata. Troppo presto e troppo violentemente è avvenuto per lei l'ingresso nel mondo adulto, così come per il figlio Illo e per Iole. Gli dèi, come afferma Illo nell'esodo, stanno a guardare dall'alto le sofferenze umane con indifferenza. Testo con note.