Nelle società di antico regime il matrimonio non è una faccenda privata. È un'alleanza tra famiglie che necessariamente trascende la volontà degli sposi; è la base del vivere sociale che, attraverso il controllo della sessualità femminile, assicura la legittimità dei figli e la trasmissione del patrimonio; è il simbolo dell'unione di Cristo con la Chiesa e quindi un sacramento che conferisce la grazia. Perciò il matrimonio non è mai stato abbandonato al caso, ma sottoposto a regole, sia sociali che istituzionali. Questo volume, utilizzando i ricchissimi processi matrimoniali dei tribunali ecclesiastici insieme ala trattatistica giuridica e teologica, indaga la storia della formazione della coppia e del matrimonio su un lungo arco cronologico che va dal tardo medioevo alla fine del XVIII secolo e, grazie a un duplice taglio di analisi, sociale e istituzionale, ricostruisce lo stretto intreccio tra comportamenti sessuali e matrimoniali e forme di controllo attuate dai poteri ecclesiastici e secolari, mettendo in luce la concorrenzialità tra Chiesa e Stati per imporre una maggiore disciplina dei corpi e delle anime. Le storie di innamoramenti e di rotture di fidanzamenti, seduzioni e abbandoni, conflitti tra padri e figli svelano, da un lato, le resistenze ai progetti di disciplinamento e, dall'altro, il groviglio di passioni e interessi che muoveva i comportamenti familiari, sfatando il luogo comune di un antico regime avaro di sentimenti.
Nelle società di antico regime il matrimonio non è una faccenda privata. È un'alleanza tra famiglie che necessariamente trascende la volontà degli sposi; è la base del vivere sociale che, attraverso il controllo della sessualità femminile, assicura la legittimità dei figli e la trasmissione del patrimonio; è il simbolo dell'unione di Cristo con la Chiesa e quindi un sacramento che conferisce la grazia. Perciò il matrimonio non è mai stato abbandonato al caso, ma sottoposto a regole, sia sociali che istituzionali. Questo volume, utilizzando i ricchissimi processi matrimoniali dei tribunali ecclesiastici insieme ala trattatistica giuridica e teologica, indaga la storia della formazione della coppia e del matrimonio su un lungo arco cronologico che va dal tardo medioevo alla fine del XVIII secolo e, grazie a un duplice taglio di analisi, sociale e istituzionale, ricostruisce lo stretto intreccio tra comportamenti sessuali e matrimoniali e forme di controllo attuate dai poteri ecclesiastici e secolari, mettendo in luce la concorrenzialità tra Chiesa e Stati per imporre una maggiore disciplina dei corpi e delle anime. Le storie di innamoramenti e di rotture di fidanzamenti, seduzioni e abbandoni, conflitti tra padri e figli svelano, da un lato, le resistenze ai progetti di disciplinamento e, dall'altro, il groviglio di passioni e interessi che muoveva i comportamenti familiari, sfatando il luogo comune di un antico regime avaro di sentimenti.