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Anelli nell'Io

Anelli nell'Io

Francesco Bianchini
0/5 ( ratings)
Nel 1979, un giovane professore dell’Università dell’Indiana sorprese il mondo con un libro di enorme mole, labirintico, geniale e di immenso successo. L’autore era Douglas Hofstadter, e il libro Gödel, Escher, Bach. In GEB, come i fan di tutto il mondo chiamano quel lavoro rivoluzionario, utilizzando logica, meta-matematica, fisica, biologia, paradossi grafici e linguistici, e soprattutto analogie creative e dialoghi contrappuntistici, Hofstadter esplorava i misteri del pensiero umano e della coscienza, facendo spesso riferimento ai tentativi di realizzare l’intelligenza artificiale. Al cuore di GEB si trovava la tesi che la chiave dell’anima umana risiede in una struttura astratta in forma di anello, che Hofstadter chiamò “strano anello”.
A quasi trent’anni di distanza, molte cose sono cambiate. I computer non occupano più gli scantinati delle università ma sono in tutte le case e in tutte le tasche, e gli studi sul cervello hanno raggiunto un grado di dettaglio impressionante. Eppure, resta intatto l’ultimo mistero: dove si trova e come è fatta l’anima? Cos’è che chiamiamo “io” quando parliamo di – o con – noi stessi? Cosa resta dopo la nostra morte fisica?
Trent’anni sono passati anche per il giovane e brillante professore, che ha approfondito i suoi studi e definito sempre meglio le sue intuizioni. L’improvvisa e prematura morte della moglie Carol ha provocato una riflessione molto intensa su alcune dimensioni della condizione umana che in GEB erano forse meno pressanti: il dolore straziante per la scomparsa di una persona molto amata, le domande sul senso ultimo e sulla fragilità della nostra attività mentale, il mistero di un piccolo ammasso di materia biologica che dà luogo non solo a strutture logiche esteticamente affascinanti, ma anche a emozioni, ricordi e sogni.
Confermando in pieno le sue doti di scrittore originalissimo, capace di metafore illuminanti, di invenzioni lessicali dai molteplici livelli semantici, di giochi di prestigio e d’artificio linguistici e narrativi, in questo nuovo libro Hofstadter ci offre la summa dei suoi studi, una riflessione profonda e personale sui temi e i quesiti centrali della filosofia e della spiritualità: gli animali e le piante hanno un’anima? E i computer e i robot? Siamo davvero noi a comandare le migliaia di particelle fisiche di cui siamo fatti, oppure sono le leggi della natura che le fanno muovere indipendentemente dalla nostra volontà? E se il libero arbitrio fosse solo un’illusione consolatoria? E se fosse un’illusione anche la nostra coscienza?
Language
Italian
Pages
508
Format
Hardcover
Publisher
Mondadori
Release
November 18, 2008
ISBN
8804583096
ISBN 13
9788804583097

Anelli nell'Io

Francesco Bianchini
0/5 ( ratings)
Nel 1979, un giovane professore dell’Università dell’Indiana sorprese il mondo con un libro di enorme mole, labirintico, geniale e di immenso successo. L’autore era Douglas Hofstadter, e il libro Gödel, Escher, Bach. In GEB, come i fan di tutto il mondo chiamano quel lavoro rivoluzionario, utilizzando logica, meta-matematica, fisica, biologia, paradossi grafici e linguistici, e soprattutto analogie creative e dialoghi contrappuntistici, Hofstadter esplorava i misteri del pensiero umano e della coscienza, facendo spesso riferimento ai tentativi di realizzare l’intelligenza artificiale. Al cuore di GEB si trovava la tesi che la chiave dell’anima umana risiede in una struttura astratta in forma di anello, che Hofstadter chiamò “strano anello”.
A quasi trent’anni di distanza, molte cose sono cambiate. I computer non occupano più gli scantinati delle università ma sono in tutte le case e in tutte le tasche, e gli studi sul cervello hanno raggiunto un grado di dettaglio impressionante. Eppure, resta intatto l’ultimo mistero: dove si trova e come è fatta l’anima? Cos’è che chiamiamo “io” quando parliamo di – o con – noi stessi? Cosa resta dopo la nostra morte fisica?
Trent’anni sono passati anche per il giovane e brillante professore, che ha approfondito i suoi studi e definito sempre meglio le sue intuizioni. L’improvvisa e prematura morte della moglie Carol ha provocato una riflessione molto intensa su alcune dimensioni della condizione umana che in GEB erano forse meno pressanti: il dolore straziante per la scomparsa di una persona molto amata, le domande sul senso ultimo e sulla fragilità della nostra attività mentale, il mistero di un piccolo ammasso di materia biologica che dà luogo non solo a strutture logiche esteticamente affascinanti, ma anche a emozioni, ricordi e sogni.
Confermando in pieno le sue doti di scrittore originalissimo, capace di metafore illuminanti, di invenzioni lessicali dai molteplici livelli semantici, di giochi di prestigio e d’artificio linguistici e narrativi, in questo nuovo libro Hofstadter ci offre la summa dei suoi studi, una riflessione profonda e personale sui temi e i quesiti centrali della filosofia e della spiritualità: gli animali e le piante hanno un’anima? E i computer e i robot? Siamo davvero noi a comandare le migliaia di particelle fisiche di cui siamo fatti, oppure sono le leggi della natura che le fanno muovere indipendentemente dalla nostra volontà? E se il libero arbitrio fosse solo un’illusione consolatoria? E se fosse un’illusione anche la nostra coscienza?
Language
Italian
Pages
508
Format
Hardcover
Publisher
Mondadori
Release
November 18, 2008
ISBN
8804583096
ISBN 13
9788804583097

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