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Troppi paradisi

Troppi paradisi

Walter Siti
3.7/5 ( ratings)
Si chiama «Walter Siti, come tutti», il protagonista di questo romanzo. Se da giovane era convinto di essere anomalo, adesso, giunto a sessant'anni, ha scoperto di essere tipico. «La mia prima mediocrità, - dice di sé, - è caratteriale, ed epica, volevo dire etica".
Per lui è arrivato il momento di acquietarsi, di trovarsi una nicchia e un equilibrio: il lavoro universitario, ormai una sinecura; il rapporto con Sergio, quasi un matrimonio. Così, tra un compromesso e l'altro, la vita potrebbe scorrere tranquilla, placida, completa. Ma un giorno qualcosa si rompe, e in questa pace da sit-com irrompono d'un tratto le antiche passioni, trascinando Walter nei bassifondi del mondo e dell'anima, spingendolo di avventura in avventura, di corpo in corpo.
Solo l'amore potrebbe salvarlo, ed è l'amore che lo salverà: per Marcello, angelico culturista di borgata bellissimo e ambiguo, che sembra incarnare come nessun altro lo spirito dei tempi. E cosa importa se per averlo Walter dovrà pagare un prezzo troppo alto? Ogni cosa si compra, ma alle volte le rese dei conti hanno il sapore di una vittoria.
Con Troppi paradisi Walter Siti - l'autore, non il personaggio; ma dopotutto sia l'autore che il personaggio - ha scritto la sua opera capitale. La vera protagonista del libro è l'aria del tempo: un'aria che scioglie i sentimenti, le cose, i gesti, per trasformarli in immagini mediatiche, riproducibili e commerciabili. Nell'amoralità naturale o artificiale dei personaggi, nel loro puntare all'immediata realizzazione dei desideri degradando la cultura a un decorativo status symbol, si può leggere in trasparenza il processo generale di tutto l'Occidente, rappresentato e magnificato da una televisione creatrice di dèi, dal rigoglio sintetico della carne e del desiderio. Il piccolo schermo è il luogo cruciale che sterilizza la realtà e che della realtà diventa modello. Così, se tutti chiacchierano e parlano di vip, è perché nei vip ritrovano un ideale alla loro portata: invidiando con disprezzo i vip, disprezzano se stessi.
In questa opera-mondo che ambisce a racchiudere, e a rimescolare, l'intera contemporaneità, siamo inscritti a nostra insaputa tutti noi: con i nostri tic e i nostri sogni, con le nostre prevedibili vie di fuga e conversioni. Con i nostri mille inferni privati e i tentativi maldestri di risposta, i troppi paradisi che abbiamo costruito.
Language
Italian
Pages
428
Format
Hardcover
Publisher
Einaudi
Release
January 01, 2006
ISBN
8806177990
ISBN 13
9788806177997

Troppi paradisi

Walter Siti
3.7/5 ( ratings)
Si chiama «Walter Siti, come tutti», il protagonista di questo romanzo. Se da giovane era convinto di essere anomalo, adesso, giunto a sessant'anni, ha scoperto di essere tipico. «La mia prima mediocrità, - dice di sé, - è caratteriale, ed epica, volevo dire etica".
Per lui è arrivato il momento di acquietarsi, di trovarsi una nicchia e un equilibrio: il lavoro universitario, ormai una sinecura; il rapporto con Sergio, quasi un matrimonio. Così, tra un compromesso e l'altro, la vita potrebbe scorrere tranquilla, placida, completa. Ma un giorno qualcosa si rompe, e in questa pace da sit-com irrompono d'un tratto le antiche passioni, trascinando Walter nei bassifondi del mondo e dell'anima, spingendolo di avventura in avventura, di corpo in corpo.
Solo l'amore potrebbe salvarlo, ed è l'amore che lo salverà: per Marcello, angelico culturista di borgata bellissimo e ambiguo, che sembra incarnare come nessun altro lo spirito dei tempi. E cosa importa se per averlo Walter dovrà pagare un prezzo troppo alto? Ogni cosa si compra, ma alle volte le rese dei conti hanno il sapore di una vittoria.
Con Troppi paradisi Walter Siti - l'autore, non il personaggio; ma dopotutto sia l'autore che il personaggio - ha scritto la sua opera capitale. La vera protagonista del libro è l'aria del tempo: un'aria che scioglie i sentimenti, le cose, i gesti, per trasformarli in immagini mediatiche, riproducibili e commerciabili. Nell'amoralità naturale o artificiale dei personaggi, nel loro puntare all'immediata realizzazione dei desideri degradando la cultura a un decorativo status symbol, si può leggere in trasparenza il processo generale di tutto l'Occidente, rappresentato e magnificato da una televisione creatrice di dèi, dal rigoglio sintetico della carne e del desiderio. Il piccolo schermo è il luogo cruciale che sterilizza la realtà e che della realtà diventa modello. Così, se tutti chiacchierano e parlano di vip, è perché nei vip ritrovano un ideale alla loro portata: invidiando con disprezzo i vip, disprezzano se stessi.
In questa opera-mondo che ambisce a racchiudere, e a rimescolare, l'intera contemporaneità, siamo inscritti a nostra insaputa tutti noi: con i nostri tic e i nostri sogni, con le nostre prevedibili vie di fuga e conversioni. Con i nostri mille inferni privati e i tentativi maldestri di risposta, i troppi paradisi che abbiamo costruito.
Language
Italian
Pages
428
Format
Hardcover
Publisher
Einaudi
Release
January 01, 2006
ISBN
8806177990
ISBN 13
9788806177997

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