In aperta antitesi con le tendenze sperimentali della modernità, Doderer persegue la poetica di un romanzo “totale”, in cui un narratore onnisciente contempla con distacco e ironia il destino dei personaggi, assistendo al farsi e disfarsi delle loro relazioni, in un mosaico di storie individuali.
Ma, a ben guardare, l'olimpico distacco di Doderer cela in sé più di un abisso. Nessun altro autore di lingua tedesca del '900 sembra così ossessivamente dominato dalla resa delle atmosfere e dei luoghi, dall'ansia della percezione, da una voyeristica brama di scrutare e dominare la complessità dell'esistenza.
I racconti presentati in questo volume sono tratti dalla raccolta Die Erzählungen, pubblicata nel 1972.
In aperta antitesi con le tendenze sperimentali della modernità, Doderer persegue la poetica di un romanzo “totale”, in cui un narratore onnisciente contempla con distacco e ironia il destino dei personaggi, assistendo al farsi e disfarsi delle loro relazioni, in un mosaico di storie individuali.
Ma, a ben guardare, l'olimpico distacco di Doderer cela in sé più di un abisso. Nessun altro autore di lingua tedesca del '900 sembra così ossessivamente dominato dalla resa delle atmosfere e dei luoghi, dall'ansia della percezione, da una voyeristica brama di scrutare e dominare la complessità dell'esistenza.
I racconti presentati in questo volume sono tratti dalla raccolta Die Erzählungen, pubblicata nel 1972.