Pochi sanno che per secoli, fra la grande peste del 1348 e il Settecento, l'Italia settentrionale fu all'avanguardia in Europa per ciò che concerne la sanità e l'igiene pubblica. Per cercare di far fronte alle tante epidemie, che si ripresentavano con regolarità decimando la popolazione, molte città si dotarono di un ufficio permanente, addetto a monitorare la situazione igienico-sanitaria e a prendere le necessarie misure di prevenzione. Una serie di relazioni stese all'inizio del Seicento per ordine del Magistrato alla Sanità dello stato fiorentino, scoperte in archivio, danno qui modo a Carlo Cipolla di evocare le reali condizioni della società del tempo, di entrare nelle case e nei paesi ingombri di "immondezze et spurcitie", irrespirabili per "cattiva esalatione", di spiare la minaccia costante del tifo, della peste, della malaria e le difese, volonterose ma inadeguate se non nocive, che medici e amministratori sapevano erigere contro gli assalti del nemico invisibile.
Language
Italian
Pages
120
Format
Paperback
Publisher
Il Mulino
Release
May 20, 2022
ISBN
8815098089
ISBN 13
9788815098085
Miasmi e umori. Ecologia e condizioni sanitarie in Toscana nel Seicento
Pochi sanno che per secoli, fra la grande peste del 1348 e il Settecento, l'Italia settentrionale fu all'avanguardia in Europa per ciò che concerne la sanità e l'igiene pubblica. Per cercare di far fronte alle tante epidemie, che si ripresentavano con regolarità decimando la popolazione, molte città si dotarono di un ufficio permanente, addetto a monitorare la situazione igienico-sanitaria e a prendere le necessarie misure di prevenzione. Una serie di relazioni stese all'inizio del Seicento per ordine del Magistrato alla Sanità dello stato fiorentino, scoperte in archivio, danno qui modo a Carlo Cipolla di evocare le reali condizioni della società del tempo, di entrare nelle case e nei paesi ingombri di "immondezze et spurcitie", irrespirabili per "cattiva esalatione", di spiare la minaccia costante del tifo, della peste, della malaria e le difese, volonterose ma inadeguate se non nocive, che medici e amministratori sapevano erigere contro gli assalti del nemico invisibile.