Attivo in uno dei periodi d'oro della arti francesi, il ventennio 1880-1900, Allais resta maestro ineguagliato in un genere difficile e raro: il breve racconto umoristico. Se il prodotto spiritoso risulta solitamente più deperibile, strettamente conforme com'è allo spirito dei tempi, il suo al contrario sembra aver acquistato invecchiando un più fragrante e sottile aroma. La sua capacità di dominare con inesauribile inventiva i registri della parodia, del nonsense, della freddura paradossale, smontando con impassibile maestria meccanismi narrativi e attese del lettore, dà ragione alla stima tributata alla sua arte da autori diversi come Jules Renard, André Breton, Sacha Guitry, fino a Umberto Eco, che del racconto che dà il titolo a questa raccolta scriveva: <>.
Attivo in uno dei periodi d'oro della arti francesi, il ventennio 1880-1900, Allais resta maestro ineguagliato in un genere difficile e raro: il breve racconto umoristico. Se il prodotto spiritoso risulta solitamente più deperibile, strettamente conforme com'è allo spirito dei tempi, il suo al contrario sembra aver acquistato invecchiando un più fragrante e sottile aroma. La sua capacità di dominare con inesauribile inventiva i registri della parodia, del nonsense, della freddura paradossale, smontando con impassibile maestria meccanismi narrativi e attese del lettore, dà ragione alla stima tributata alla sua arte da autori diversi come Jules Renard, André Breton, Sacha Guitry, fino a Umberto Eco, che del racconto che dà il titolo a questa raccolta scriveva: <>.