Il protagonista di questa storia splendidamente illustrata è un bambino di sette anni. Seduto nell'ultimo banco, è anche l'ultimo a ricordare le poesie, a leggere le parole, a capire quello che spiega la maestra; è l'ultimo della classe e si sente emarginato. Reagisce con violenza a questa situazione, picchiando o facendo dispetti ai compagni di scuola che, per reazione, lo emarginano ancor di più. Poi ci sono un madre e una madre assenti, che non stimolano il figlio e non sono per lui una guida affidabile nella vita. Insomma, una triste favola dei nostri tempi, piena di sofferenza e solitudine.
Il protagonista di questa storia splendidamente illustrata è un bambino di sette anni. Seduto nell'ultimo banco, è anche l'ultimo a ricordare le poesie, a leggere le parole, a capire quello che spiega la maestra; è l'ultimo della classe e si sente emarginato. Reagisce con violenza a questa situazione, picchiando o facendo dispetti ai compagni di scuola che, per reazione, lo emarginano ancor di più. Poi ci sono un madre e una madre assenti, che non stimolano il figlio e non sono per lui una guida affidabile nella vita. Insomma, una triste favola dei nostri tempi, piena di sofferenza e solitudine.