Era comunemente accettata fino a qualche tempo fa, e in alcune zone culturali lo è ancora, la convinzione, divenuta poi schema storico, secondo la quale il Romanticismo tedesco ha dato i suoi maggiori, e forse unici, risultati, nella poesia, o nella letteratura in genere, e nella musica. Ne risultava nei confronti della pittura un pregiudizio di cui nessuno aveva mai tentato di dimostrare la sostanziale falsità; avvalorato non soltanto dai più appariscenti risultati creativi, ma dalla facile considerazione dell’immediatezza e dell’originaria “romanticità” di poesia e musica, e dal fatto che i maggiori spiriti romantici le ponevano come fine e completamento supremo della loro vita.
Era comunemente accettata fino a qualche tempo fa, e in alcune zone culturali lo è ancora, la convinzione, divenuta poi schema storico, secondo la quale il Romanticismo tedesco ha dato i suoi maggiori, e forse unici, risultati, nella poesia, o nella letteratura in genere, e nella musica. Ne risultava nei confronti della pittura un pregiudizio di cui nessuno aveva mai tentato di dimostrare la sostanziale falsità; avvalorato non soltanto dai più appariscenti risultati creativi, ma dalla facile considerazione dell’immediatezza e dell’originaria “romanticità” di poesia e musica, e dal fatto che i maggiori spiriti romantici le ponevano come fine e completamento supremo della loro vita.