Edward Hopper è il più popolare e noto artista americano del XX secolo: pittore della vita quotidiana, delle solitudini umane e dei paesaggi, è il riconosciuto caposcuola del Realismo americano.
Pubblicata in occasione della prima grande mostra di Edward Hopper in Italia, la monografia presenta circa 190 opere tra oli, acquerelli e disegni provenienti dai più importanti musei americani, primo tra tutti il Whitney Museum of American Art, al quale la vedova di Hopper nel 1970 lasciò tutta l’eredità dell’artista .
La narrazione antologica è accompagnata dall’approfondimento sul metodo di lavoro di Hopper – estremamente complesso e rigoroso – grazie all’accostamento dei disegni preparatori alle opere finite. Questa visione svela quanto il “realismo hopperiano” sia spesso il frutto di una sintesi di più immagini e situazioni colte in tempi e luoghi diversi e non una semplice riproduzione dal vero.
Suddivisa in sette sezioni, la monografia ripercorre tutta la produzione di Hopper dagli anni di Parigi fino al periodo “classico” e più noto degli anni trenta, quaranta e cinquanta, con opere come Cape Cod Sunset, Second Story Sunlight e A Woman in the Sun.
Il volume è arricchito da un importante apparato biografico e storico, nel quale viene ripercorsa la storia americana degli anni 1920-1960.
Edward Hopper è il più popolare e noto artista americano del XX secolo: pittore della vita quotidiana, delle solitudini umane e dei paesaggi, è il riconosciuto caposcuola del Realismo americano.
Pubblicata in occasione della prima grande mostra di Edward Hopper in Italia, la monografia presenta circa 190 opere tra oli, acquerelli e disegni provenienti dai più importanti musei americani, primo tra tutti il Whitney Museum of American Art, al quale la vedova di Hopper nel 1970 lasciò tutta l’eredità dell’artista .
La narrazione antologica è accompagnata dall’approfondimento sul metodo di lavoro di Hopper – estremamente complesso e rigoroso – grazie all’accostamento dei disegni preparatori alle opere finite. Questa visione svela quanto il “realismo hopperiano” sia spesso il frutto di una sintesi di più immagini e situazioni colte in tempi e luoghi diversi e non una semplice riproduzione dal vero.
Suddivisa in sette sezioni, la monografia ripercorre tutta la produzione di Hopper dagli anni di Parigi fino al periodo “classico” e più noto degli anni trenta, quaranta e cinquanta, con opere come Cape Cod Sunset, Second Story Sunlight e A Woman in the Sun.
Il volume è arricchito da un importante apparato biografico e storico, nel quale viene ripercorsa la storia americana degli anni 1920-1960.