«Questo non è un romanzo ma un giro in bicicletta».
Il protagonista di questa storia è, nell'ordine:
a) un musicista mancato
b) un giocatore di basket mancato
c) un romanziere mancato.
Non gli mancano però la verve polemica, i tic da nevrotico indolente e un punto di vista sfacciatamente maschile.
Destreggiandosi tra le intemperanze dei figli adolescenti e la furia del traffico cittadino, ci trascina nelle sue esilaranti scorribande, poetiche e scientifiche insieme. D'altra parte, se il disordine scompagina i pensieri, se la nostra vita è un accumulo di risposte giuste date nei momenti sbagliati, cos'altro possiamo fare se non invocare le attenuanti?
Antonio Pascale ha messo a fuoco un ritratto rigoroso, spietato e irresistibile, e al centro del ritratto ci siamo noi.
«Questo non è un romanzo ma un giro in bicicletta».
Il protagonista di questa storia è, nell'ordine:
a) un musicista mancato
b) un giocatore di basket mancato
c) un romanziere mancato.
Non gli mancano però la verve polemica, i tic da nevrotico indolente e un punto di vista sfacciatamente maschile.
Destreggiandosi tra le intemperanze dei figli adolescenti e la furia del traffico cittadino, ci trascina nelle sue esilaranti scorribande, poetiche e scientifiche insieme. D'altra parte, se il disordine scompagina i pensieri, se la nostra vita è un accumulo di risposte giuste date nei momenti sbagliati, cos'altro possiamo fare se non invocare le attenuanti?
Antonio Pascale ha messo a fuoco un ritratto rigoroso, spietato e irresistibile, e al centro del ritratto ci siamo noi.