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Escher

Escher

Antonio F. Costa
0/5 ( ratings)
Curioso del mondo e dei suoi segreti: così potrebbe essere definito Maurits Cornelis Escher , uno dei più importanti e sorprendenti intellettuali del XX secolo, che utilizzava le immagini al posto delle parole per narrare la sua idea di vita e di arte.

La sua opera, costituita per la gran parte da stampe , realizzate dopo una miriade di disegni, di acquarelli e di studi, ha intrecciato campi d’indagine del tutto diversi, da quello della geometria alla cristallografia, fino allo studio, e all’impiego, delle leggi della percezione visiva.

Nato fra le brume delle Fiandre, Escher s’innamorò del sole dell’Italia, dove risiedette per dodici anni ritraendo i paesaggi della penisola, che percorse in lungo e in largo. Il suo sguardo geniale si posò sulle dolci colline senesi, sulle rocce scoscese della costiera amalfitana, sul mare di Tropea fino allo stretto di Scilla, senza lasciarsi ingannare dal lirismo o dal pittoresco, ma osservando in filigrana la struttura geometrica delle cose.

L’attenzione alla geometria gli veniva dalla sua formazione legata all’art nouveau, che esplose dopo lo studio delle decorazioni moresche dell’Alhambra, da cui derivò lo studio della tassellatura, ovvero della divisione regolare del piano che lo portò alla creazione di capolavori come Giorno e notte, Ciclo, Cielo e acqua, Metamorfosi.

Quello che affascinava Escher era il limite del visibile, il paradosso del piano dove il vuoto finiva per divenire pieno e viceversa. Per questo, la sua attenzione, anche attraverso la cristallografia, si appuntò sui cosiddetti “oggetti impossibili”, come il cubo di Necker, nel quale mai si capisce quale sia la faccia che sta avanti e quella che sta dietro.

Profondo conoscitore delle correnti artistiche del suo tempo, Escher fu un maestro suo malgrado perché, pur non avendo allievi diretti, influenzò generazioni di pittori e, soprattutto, il gusto di un’epoca che ancora oggi resta ammirata di fronte alle sue creazioni.

Pubblicato a corredo dell’esposizione romana, il volume – che risulta la più completa e aggiornata monografia dedicata a Escher – comprende i saggi di Marco Bussagli, Federica Pirani, Federico Giudiceandrea, Luigi Grasselli e Antonio F. Costa, il catalogo e le schede delle opere, la cronologia e la bibliografia selezionata.
Language
Italian
Pages
224
Format
Paperback
Publisher
Skira
Release
September 01, 2014
ISBN
8857225720
ISBN 13
9788857225722

Escher

Antonio F. Costa
0/5 ( ratings)
Curioso del mondo e dei suoi segreti: così potrebbe essere definito Maurits Cornelis Escher , uno dei più importanti e sorprendenti intellettuali del XX secolo, che utilizzava le immagini al posto delle parole per narrare la sua idea di vita e di arte.

La sua opera, costituita per la gran parte da stampe , realizzate dopo una miriade di disegni, di acquarelli e di studi, ha intrecciato campi d’indagine del tutto diversi, da quello della geometria alla cristallografia, fino allo studio, e all’impiego, delle leggi della percezione visiva.

Nato fra le brume delle Fiandre, Escher s’innamorò del sole dell’Italia, dove risiedette per dodici anni ritraendo i paesaggi della penisola, che percorse in lungo e in largo. Il suo sguardo geniale si posò sulle dolci colline senesi, sulle rocce scoscese della costiera amalfitana, sul mare di Tropea fino allo stretto di Scilla, senza lasciarsi ingannare dal lirismo o dal pittoresco, ma osservando in filigrana la struttura geometrica delle cose.

L’attenzione alla geometria gli veniva dalla sua formazione legata all’art nouveau, che esplose dopo lo studio delle decorazioni moresche dell’Alhambra, da cui derivò lo studio della tassellatura, ovvero della divisione regolare del piano che lo portò alla creazione di capolavori come Giorno e notte, Ciclo, Cielo e acqua, Metamorfosi.

Quello che affascinava Escher era il limite del visibile, il paradosso del piano dove il vuoto finiva per divenire pieno e viceversa. Per questo, la sua attenzione, anche attraverso la cristallografia, si appuntò sui cosiddetti “oggetti impossibili”, come il cubo di Necker, nel quale mai si capisce quale sia la faccia che sta avanti e quella che sta dietro.

Profondo conoscitore delle correnti artistiche del suo tempo, Escher fu un maestro suo malgrado perché, pur non avendo allievi diretti, influenzò generazioni di pittori e, soprattutto, il gusto di un’epoca che ancora oggi resta ammirata di fronte alle sue creazioni.

Pubblicato a corredo dell’esposizione romana, il volume – che risulta la più completa e aggiornata monografia dedicata a Escher – comprende i saggi di Marco Bussagli, Federica Pirani, Federico Giudiceandrea, Luigi Grasselli e Antonio F. Costa, il catalogo e le schede delle opere, la cronologia e la bibliografia selezionata.
Language
Italian
Pages
224
Format
Paperback
Publisher
Skira
Release
September 01, 2014
ISBN
8857225720
ISBN 13
9788857225722

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