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E noi ridevamo a voce alta, scoordinate nei movimenti e senza stile, ma ancora giovani, e corrotte, e bellissime Cleopatra va in prigioneSTARRING:Caterina aka Cleopatra ex ballerina ,ad un certo punto finita a far vedere il culo a degli sconosciuti in un night [ ipse dixit - la madre di Caterina- siamo dalle parti di Torpignattara] Aurelioil fidanzato ,temporaneamente a Rebibbia per essersi messo in un brutto giro - no,non è un criminale il Poliziotto l'altro. [ e qua ,Caterina,dovremmo farci
A me mi è piaciuto, Cleopatra va in prigione, ma parecchio anche. C'è la periferia romana derelitta, le ballerine di lapdance, la prigione, Caterina che ha un bel nome, i poliziotti, i tossici. E soprattutto c'è la voglia di raccontare una storia, senza fuochi d'artificio inutili, senza prosa che sembra poesia quindicenne. A me mi piace un libro così. Poi c'è il guscio di noce di cocco usato come posacenere, e le unghie smaltate male che si scheggiano. Ci sono un sacco di piccole cose che fanno
Difficile esprimere un giudizio.Una lettura che mi ha lasciato del tutto indifferente, un po' come quei film che guardi perché non c'è altro in tv e che dimentichi dopo un'ora che li hai visti.La Durastanti non scrive e non racconta male, ma manca per me di quello slancio e di quella grazia che ti fanno venire voglia di legerne ancora.
This is Claudia Durastanti's first novel to be translated to English. That translation was only issued in 2020, making me the first English speaking reader besides those who produced the book to read it in English perhaps. Claudia Durastanti is a top, modern Italian author who has written many more and better reviewed novels than this one, making this a rather odd choice for translation. Even so, I am happy to have read this novel and would enjoy reading another Durastanti novel should another e...
Ho iniziato questo libro 3 volte prima che mi venisse veramente voglia di continuarlo. Sono ancora, dopo penso quasi 1 anno e mezzo dalla lettura della Straniera, nella fase in cui voglio recuperare tutto della Durastanti perché amo la sua narrazione e questo libro lo ha riconfermato, sebbene quest'ultima non sia stata una lettura segnante come la prima. Nella mia testa questa storia sarà molto simile all'esperienza che ho avuto con 'L'ultima estate in città' di Calligarich: della trama non mi r...
Sono al terzo incontro con la Durastanti, questo è sicuramente meglio del suo secondo romanzo (A Chloe, per le ragioni sbagliate), ma non raggiunge la freschezza del primo (Un giorno verrò a lanciare i sassi alla tua finestra). Eppure ci sono in queste pagine scorci di verità, scorci bellissimi di una scrittura pura, delicata e profonda. A volte però ho avuto l’impressione che la storia “pensata” filtrasse quello veramente conosciuto e vissuto dall’autrice, quasi che l’idea soffocasse le parole…...
VIDEORECENSIONE: https://youtu.be/JvmvocDXnxs
Questi sono i libri che mi lasciano lì.La Durastanti scrive benissimo, ha una prosa essenziale, tagliente, puntuale. L'editing di Lagioia si sente, lo annusi. Si capisce da subito che è un libro curato. Ma ne fa un buon libro?La trama è dolente e dolorosa, scarna e lineare come i palazzi della periferia che racconta. Si respira solo un odore acre, di vestiti sudati e di corpi usati. Mi ha inondato di tristezza e di squallore. Mi sono sembrati tutti personaggi senza redenzione, anni luce lontani
Nella stanza da letto ha un materasso appoggiato per terra e con l'ultimo stipendio ha comprato un armadio che ricopre un'intera parete - tutte le ante sono rivestite di specchi. Qualche volta indossa un tutù lungo fino al ginocchio sopra un body dai bordi morbidi e non più elasticizzati, si piega davanti allo specchio e la luce che filtra dalle serrande le disegna un codice morse sulle braccia. La notte prima di addormentarsi fa le flessioni contro il muro come Aurelio in prigione e dopo qualch...
Una scrittura che sento contorcersi per evitare le acque morte dell'italiano, le frasi fatte, gli accostamenti banali, senza le scorciatoie del lessico ricercato, della costruzione intricata, fino a sembrare in parte straniera, a suonare come non fosse la parola di madrelingua. A volte riesce ed è una bella sorpresa, a volte stride una forzatura, a volte non sai se è il primo o il secondo caso, ma preferisco una voce strabordante a cui capita di stonare a un interprete perfetta e monocorde («Con...
Claudia Durastanti utilizza la lingua italiana in modo effervescente ma senza affettazione. Una Roma di periferia torrida, multietnica, immaginifica dai tratti tropicali. Una ragazza, Caterina, che ha il fidanzato in prigione, colpevole di essersi fatto tirare in mezzo da persone più scaltre e avvezze alla truffa. Una locale in cui si esibiscono ballerine e Caterina che vaga, riflette, osserva, aspetta i giorni e l'uscita dal carcere del suo ragazzo. Frequenta un poliziotto più grande di lei. Cl...
Caterina rappresenta la fragilità umana in una realtà che, invece di ucciderti, ti abbrutisce, ti impedisce di trascorrere una vita serena, regalandotene una in cui botte, escamotage e menzogne sono all’ordine del giorno. In Cleopatra va in prigione le relazioni e l’amore passano in secondo piano. Quello che resta è una città che prima ti rivolta come un calzino e poi ti lascia in un angolo a leccarti le ferite.Leggi la recensione completa qui: http://illunedideilibri.it/cleopatra-...
La semplicità del libro della Durastanti è evidente fin dal titolo, Cleopatra va in prigione. Ci sta racchiuso l'intero libro, con la sua immobilità: non a caso i tempi verbali che vengono usati sono o il presente o l'imperfetto. La sensazione è quella di un costante presente dilatato all'infinito, con un pigro futuro che forse non arriverà mai realmente. La prigione di Cleopatra-Caterinam con i suoi due amori, è una Roma vasta e al contempo claustrofobica. L'impressione è che tutto sia già coll...
Questo romanzo è troppo breve per poter sviluppare un giudizio più approfondito possibile ma quella di Claudia Durastanti si conferma, ancora una volta, una penna di talento raro e cristallino.Questa è la storia di Caterina che da ex ballerina è finita a lavorare come spogliarellista nel night club del suo fidanzato Aurelio che è finito in prigione proprio per colpa di quel locale e dei suoi giri ambigui.E mentre Aurelio trascorre il tempo in una cella, domandandosi chi abbia potuto incastrarlo,...
AUDIOLIBRO.Non avevo alte aspettative, ma la storia, proprio bellina, mi ha tenuto con le orecchie incollate a Storytel, risucchiando tutta la mia concentrazione. Chi conosce un po' Roma, specie nelle sue periferie e zone lontane dal centro, non potrà che riconoscerne l'autenticità e la bellezza malandata. Grazie agli elementi di "giallo", la storia fila liscia e incuriosisce pagina dopo pagina. La violenza, benché presenza costante nella quotidianità dei personaggi, diventa più un dato di fatto...
Dnf at 2/3Hashtag: no raga non esisteAllora, un po’ è colpa mia, che ho letto due righe di trama su storytel e mi sono fatta tutto un viaggio pindarico mentale e mi sono creata tutta un’immagine di sto Se la strada potesse parlare all’italiana, sulla realtà del sistema carcerario in italia con magari un po’ di class analysis. E invece mi sono ritrovata la storia di una sottona rincoglionita ma ultra santa che era così scema e insopportabile che non ho capito se era satira oppure no ma se era sat...
Underclass EnduranceReview of the Dedalus Books paperback edtion (2020) English translation of the Italian language original Cleopatra va in prigione (2016)Full Disclosure: I helped fund the translation of this book through a Kickstarter campaign, so I can't be totally unbiased about it.
La storia potrebbe anche essere interessante, se solo la scrittura non fosse pessima. In particolare, ciò che mi ha dato i nervi nel corso dell'intero libro, è l'ingenuità della protagonista, che è descritta come una bambina stupida senza nozione del mondo, anche quando ha 31 anni. Due stelline sono meritate perché tutto sommato la storia fila, è originale, e le descrizioni sono accattivanti. Ma tutto il resto è deludente.
It is a description on an atmosphere. You can feel everything falling apart, yet keep standing. The main figure is interesting but I would have liked the book to be longer, for there to be more of a story.
5/10Quel tipo di libro che vorrei non fosse un libro, ma un film. Una prosa così elastica (un pregio!) che mi viene voglia di tirarla per vedere se si strappa e se c'è qualcosa sotto.