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Disadattati che conducono vite sgangherate, raccontate con uno stile un pò troppo pretenzioso per i miei gusti.
abbandonato a pagina 100
Un libro di storie d'adolescenza e d'amore ben scritto e scorrevole.Inoltre adoro i libri i cui titoli si capiscono solo a fine lettura
Boh? Non è che non mi sia piaciuto, ma nemmeno mi ha fatto impazzire. Ci sono dei periodi magnificamente belli e pagine dimenticabilissime, non ho capito bene
3 stelle e mezzo.
Fagocitante, appassionato, capace di assorbire quanto l’olio con una carta velina. Dopo avere divorato le prime 70-80 pagine, l’ho chiuso, sono uscita da casa e mi sono scoperta a pensarlo, desiderosa di essere ancora sdraiata sul divano per proseguire con passione e interesse la lettura. Capita raramente, ed è decisamente segno che, per me, il libro ha fatto centro. Claudia Durastanti, italiana nata a Brooklyn, alza il sipario su trent’anni di vita americana, raccontandoci sogni e delusioni, mo...
Riesce sempre a strapparmi il cuore
3,5 stelleDare un voto a questo libro è un po' complicato, perché è caleidoscopio di storie con cui ho iniziato a familiarizzare forse troppo tardi. La scrittura della Durastanti è sicuramente ancora immatura, un po' grezza (non a caso è un esordio). È come se questo romanzo volesse urlare al mondo, farsi presente, dire "ci sono anche io, c'è un'urgenza nella mia storia". E questa "aggressività" di fondo si infiltra anche nelle vicende, e non perché siano poco riuscite o esasperate, ma perché st...
mi trovo ad avere sensazioni contrastanti verso questo romanzo d'esordio di claudia durastanti (che ricordo di aver letto sul mucchio taaanto tempo fa: come scorre il tempo...).da una parte ho trovato diversi momenti che mi hanno lasciato perplesso (e anche qualche anacronismo fastidioso), e che potrei difendere giusto in base al principio che quella che ho finito è un'opera prima.però dall'altra parte c'è questa incredibile capacità dell'autrice di saper perfettamente raccontare storie di solit...
Sette capitoli che si snodano lungo un arco di trent’anni, dal 1978 al 2003. Apparentemente sette racconti diversi, in cui però le vite dei protagonisti si intrecciano. I protagonisti sono Jane e Alexander Cormick, Jonathan Cale (Francis), Dana Fogarty (Zelda), Michael Haskell, Edward Hopper, Ginger Korowie e Frank Riley.E l’ultimo capitolo "SWEET JANE (2002-2003)", che dà poi il titolo al romanzo, è quello che mi è piaciuto di più. Una furbata menzionare Sylvia Plath e Teg Huges alla fine: "Ho
3 e 1/2
Libro da leggere e rileggere. Riflessioni folgoranti. La Durastanti è una scrittrice sublime
Nelle parole della Durastanti, spesso ci ritrovo gli echi di scrittori italiani di un decennio fa che non ce l’hanno mai fatta, o che stanno ancora tentando. Nei suoi romanzi, infatti, le sue parole sono intrise di quel classico dolore poetico italiano descritto su sfondi americani, borghesi o dei bassifondi. Il talento di quest’autrice risiede non solo sulla punta delle sue dita, ma nelle esperienze vissute, che spesso ha raccontato e che, in qualche modo, rendono vero e palpabile ogni esperien...
Se avessi letto questo esordio dieci anni fa, quando è stato pubblicato per la prima volta, sarei stata una delle accolite di Durastanti della prima ora. Ossessionata come ero dalla Beat Generation, dal punk e il post punk, dal grunge e dai personaggi profondo e feriti, avrei gettato il mio cuore sanguinolento in un mixer e avrei inventato in cocktail di sangue e muscoli cardiaci. Avrei voluto leggerlo a vent'anni. Ma ci sono libri che semplicemente non incontriamo nel tempo giusto, nel momento
I libri d'esordio hanno sempre un fascino molto particolare perché portano con sé la consapevolezza di non avere scampo e l'assoluta convinzione di riuscire a sfondare. E questo libro di Claudia Durastanti non fa eccezione, anzi.È un libro giovane, genuino, scritto di pancia e dal quale fuoriesce il desiderio di mostrare tutto ciò che ha da dire, la ricerca della giusta forma per poterlo fare e la paura che le pagine non siano mai sufficienti.In questo libro ci sono i sogni, le aspirazioni, gli
Il libro narra le esperienze di vita a New York di una serie di personaggi, Jane, Michael, Zelda, Francis, Ginger ed Edward, che s’incontrano e s’incrociano, che vivono di arte e lavoretti part-time, che si amano e si emozionano, tutti raccontati con una profonda introspezione, tutti con qualcosa da dire con tanta rabbia. Il romanzo alterna i pezzi di vita dei personaggi in diverse epoche presentati in ordine sparso tra gli anni 70 e l’inizio del 2000, distribuiti tra le pagine del libro in modo...
Claudia Durastanti ci offre anche la colonna sonora: https://open.spotify.com/playlist/7uO...Un libro di cui ho sentito il bisogno senza saperlo, un libro capace di renderti un aquilone: libero di volare nell’aria, ma sempre legato, anche se solo con un filo, alla terra.Prendiamoli, quei sassi. Lanciamoli.
Un romanzo di formazione crudo e appassionato su quelli che oggi sono i giovani adulti, in un mondo che è cambiato, ma che non cambia mai davvero il cuore delle persone.Una scrittura straordinaria e accattivante, che usa la narrazione parallela di storie diverse, a volte di non immediata ricostruzione.
Tante storie che si intrecciano assieme: amori perduti, dimenticati e poi ritrovati, delusioni, debolezze e rimpianti; tutto in un bellissimo libro caratterizzato dall'inconfondibile stile di Claudia Durastanti.
3.5