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La crisi del luglio 1914, la neutralità e l'intervento (Grande Guerra)

La crisi del luglio 1914, la neutralità e l'intervento (Grande Guerra)

Luigi Albertini
3/5 ( ratings)
Questo volume di Luigi Albertini può a buon diritto essere considerato uno dei più autorevoli, appassionati e al tempo stesso storicamente attendibili resoconti dei mesi che separano l'attentato di Sarajevo dall'ingresso in guerra dell'Italia a fianco delle potenze dell'Intesa. Documentato, preciso, ricco di dettagli e di informazioni, è sorretto da una scrittura limpida che pur non rifiutando la polemica giornalistica riesce a mantenere un punto di vista sempre distaccato rispetto alle complesse vicende politiche e diplomatiche che sancirono la travagliata, e a tratti ambigua, denuncia italiana della Triplice Alleanza.
Albertini, direttore del "Corriere della Sera" dal 1900 al 1925, schierò subito il quotidiano milanese su posizioni prima antineutraliste e poi interventiste. Lo fece dall'alto di considerazioni ispirate alla passione e alla realpolitik. Da un lato con un forte e genuino richiamo al compimento di un'unità nazionale cui mancavano solo gli ultimi lembi di terre irredente - il Trentino e Trieste. Dall'altro reputando indispensabile evitare che l’Italia si sottraesse alle grandi trasformazioni epocali che la guerra avrebbe provocato.
Gli eventi diplomatici sono osservati con straordinaria attenzione, sia negli sviluppi interni sia in quelli internazionali. Albertini ricostruisce minuziosamente i momenti della dichiarazione di guerra alla Serbia e le esitazioni della Germania, segue i passi che condussero alla mobilitazione russa e critica la debolezza dell'atteggiamento inglese, che non riuscì a far pesare il suo ruolo di grande potenza nelle settimane che precedettero le dichiarazioni di guerra. Ricostruisce le vicende della neutralità italiana e del filotriplicismo di San Giuliano e di gran parte delle gerarchie vaticane. Non trascura gli sviluppi bellici, soprattutto le alterne fortune dell'Intesa e degli Imperi centrali sulla Marna e in Galizia, con i relativi contraccolpi politici in Italia. Polemizza con il neutralismo della "Stampa" di Frassati e analizza il ruolo dei cattolici, dei liberali e dei socialisti. E condanna senza appello l'azione di Giolitti in favore del "parecchio", messa in atto quando ormai la scelta di Sonnino e Salandra a favore dell'Intesa, con la firma del Patto di Londra - siamo nella primavera del 1915 - era ormai cosa fatta.
"La crisi del luglio 1914, la neutralità e l'intervento" , fu pubblicato postumo nel 1951 e da allora mai più ristampato. Oggi vede la luce per la prima volta in formato e-book.
Pages
620
Format
Kindle Edition
Publisher
Booksystem
Release
May 01, 2014

La crisi del luglio 1914, la neutralità e l'intervento (Grande Guerra)

Luigi Albertini
3/5 ( ratings)
Questo volume di Luigi Albertini può a buon diritto essere considerato uno dei più autorevoli, appassionati e al tempo stesso storicamente attendibili resoconti dei mesi che separano l'attentato di Sarajevo dall'ingresso in guerra dell'Italia a fianco delle potenze dell'Intesa. Documentato, preciso, ricco di dettagli e di informazioni, è sorretto da una scrittura limpida che pur non rifiutando la polemica giornalistica riesce a mantenere un punto di vista sempre distaccato rispetto alle complesse vicende politiche e diplomatiche che sancirono la travagliata, e a tratti ambigua, denuncia italiana della Triplice Alleanza.
Albertini, direttore del "Corriere della Sera" dal 1900 al 1925, schierò subito il quotidiano milanese su posizioni prima antineutraliste e poi interventiste. Lo fece dall'alto di considerazioni ispirate alla passione e alla realpolitik. Da un lato con un forte e genuino richiamo al compimento di un'unità nazionale cui mancavano solo gli ultimi lembi di terre irredente - il Trentino e Trieste. Dall'altro reputando indispensabile evitare che l’Italia si sottraesse alle grandi trasformazioni epocali che la guerra avrebbe provocato.
Gli eventi diplomatici sono osservati con straordinaria attenzione, sia negli sviluppi interni sia in quelli internazionali. Albertini ricostruisce minuziosamente i momenti della dichiarazione di guerra alla Serbia e le esitazioni della Germania, segue i passi che condussero alla mobilitazione russa e critica la debolezza dell'atteggiamento inglese, che non riuscì a far pesare il suo ruolo di grande potenza nelle settimane che precedettero le dichiarazioni di guerra. Ricostruisce le vicende della neutralità italiana e del filotriplicismo di San Giuliano e di gran parte delle gerarchie vaticane. Non trascura gli sviluppi bellici, soprattutto le alterne fortune dell'Intesa e degli Imperi centrali sulla Marna e in Galizia, con i relativi contraccolpi politici in Italia. Polemizza con il neutralismo della "Stampa" di Frassati e analizza il ruolo dei cattolici, dei liberali e dei socialisti. E condanna senza appello l'azione di Giolitti in favore del "parecchio", messa in atto quando ormai la scelta di Sonnino e Salandra a favore dell'Intesa, con la firma del Patto di Londra - siamo nella primavera del 1915 - era ormai cosa fatta.
"La crisi del luglio 1914, la neutralità e l'intervento" , fu pubblicato postumo nel 1951 e da allora mai più ristampato. Oggi vede la luce per la prima volta in formato e-book.
Pages
620
Format
Kindle Edition
Publisher
Booksystem
Release
May 01, 2014

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