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La follia e la fuga. Nevrosi di guerra, diserzioni e disobbedienza nell'esercito italiano (1915-1918)

La follia e la fuga. Nevrosi di guerra, diserzioni e disobbedienza nell'esercito italiano (1915-1918)

Bruna Bianchi
5/5 ( ratings)
Sulla base della documentazione manicomiale e giudiziaria il volume analizza le reazioni alla vita di guerra di soldati e ufficiali nel primo conflitto mondiale. IL rovesciamento dell'individualità e della dignità personale che la guerra impose suscitarono infatti un diffuso malessere che si espresse nella follia, nella diserzione, in atti di indisciplina, di disobbedienza, in gesti di avvicinamento al nemico. Per lungo tempo, la retorica del sacrificio necessario ha soffocato la memoria della violenza, esercitata e subita, collettiva e individuale e ancora oggi ripropone un'immagine dell'esperienza bellica in cui la sofferenza umana, fisica e morale, individuale e collettiva, risulta minimizzata e le dimensioni dell'opposizione al conflitto taciute o sminuite.
Da questa esperienza al contrario, migliaia di uomini tornarono con un profondo senso di ingiustizia, con uno stato d'animo colmo di rancore o con la mente sconvolta.
Accanto alle manifestazioni di sofferenza psichica, alla fuga mentale dalla guerra, il volume analizza la fuga reale: la diserzione, le sue motivazioni, modalità ed esiti. Benché spesso di breve durata, la diserzione non fu un episodio di scarso rilievo all'interno dell'esperienza di guerra, al contrario. Le pesanti condanne, l'indifferenza per le difficoltà familiari che erano la motivazione principale degli allontanamenti, incrinarono il rispetto all'autorità che inizialmente aveva condotto alti soldati ad accettare la propria condizione di combattenti. Nel corso del conflitto infatti crebbe il numero di latitanti che all'interno del paese si organizzarono in bande armate, si moltiplicarono gli scontri a fuoco con i carabinieri e si rafforzò la determinazione a non far più rientro nelle file dell'esercito.
Nella seconda parte del volume si rivolge allo stato d'animo degli ufficiali e traccia un quadro generale dell'andamento della giustizia nei loro confronti.
La ricerca ha fatto luce sulla profondità del dissenso di molta parte dell'ufficialità alla conduzione della guerra, dissenso che è stato ampiamente sottovalutato dalla storiografia che si approfondì solo nell'ultimo anno del conflitto.
Language
Italian
Pages
561
Format
Paperback
Publisher
Bulzoni Editore, Roma
Release
May 13, 2022
ISBN
8883195639
ISBN 13
8883195639

La follia e la fuga. Nevrosi di guerra, diserzioni e disobbedienza nell'esercito italiano (1915-1918)

Bruna Bianchi
5/5 ( ratings)
Sulla base della documentazione manicomiale e giudiziaria il volume analizza le reazioni alla vita di guerra di soldati e ufficiali nel primo conflitto mondiale. IL rovesciamento dell'individualità e della dignità personale che la guerra impose suscitarono infatti un diffuso malessere che si espresse nella follia, nella diserzione, in atti di indisciplina, di disobbedienza, in gesti di avvicinamento al nemico. Per lungo tempo, la retorica del sacrificio necessario ha soffocato la memoria della violenza, esercitata e subita, collettiva e individuale e ancora oggi ripropone un'immagine dell'esperienza bellica in cui la sofferenza umana, fisica e morale, individuale e collettiva, risulta minimizzata e le dimensioni dell'opposizione al conflitto taciute o sminuite.
Da questa esperienza al contrario, migliaia di uomini tornarono con un profondo senso di ingiustizia, con uno stato d'animo colmo di rancore o con la mente sconvolta.
Accanto alle manifestazioni di sofferenza psichica, alla fuga mentale dalla guerra, il volume analizza la fuga reale: la diserzione, le sue motivazioni, modalità ed esiti. Benché spesso di breve durata, la diserzione non fu un episodio di scarso rilievo all'interno dell'esperienza di guerra, al contrario. Le pesanti condanne, l'indifferenza per le difficoltà familiari che erano la motivazione principale degli allontanamenti, incrinarono il rispetto all'autorità che inizialmente aveva condotto alti soldati ad accettare la propria condizione di combattenti. Nel corso del conflitto infatti crebbe il numero di latitanti che all'interno del paese si organizzarono in bande armate, si moltiplicarono gli scontri a fuoco con i carabinieri e si rafforzò la determinazione a non far più rientro nelle file dell'esercito.
Nella seconda parte del volume si rivolge allo stato d'animo degli ufficiali e traccia un quadro generale dell'andamento della giustizia nei loro confronti.
La ricerca ha fatto luce sulla profondità del dissenso di molta parte dell'ufficialità alla conduzione della guerra, dissenso che è stato ampiamente sottovalutato dalla storiografia che si approfondì solo nell'ultimo anno del conflitto.
Language
Italian
Pages
561
Format
Paperback
Publisher
Bulzoni Editore, Roma
Release
May 13, 2022
ISBN
8883195639
ISBN 13
8883195639

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