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Tre situazioni simili, 3 ragazze incinte e 3 ragazzi che scappano...un bambino che nasce ma viene lasciato in ospedale e adottato.Interessante l'analisi della vita 1, prima del parto, e la vita 2 quando il protagonista viene accolto dai nuovi genitori non biologici.Non è un giudizion sulle scelte, ma una riflessione sulla paura di diventare madri e padri e sulle difficoltà di accettare di non riconoscersi nei genitori. Gradevole.
Spettacolare l’intensità della scrittura, la potenza con cui l’Autore riesce a catapultarti nelle vite dei personaggi, come se tu fossi proprio lí, come se fossi nei loro corpi e potessi sentire ciò che provano. Ho amato ogni singola pagina, sperando di non arrivare mai alla fine per poter godere ancora un po’ di quella Vita che scorreva impressa sulle pagine. Consigliatissimo!
Tre storie differenti, sei persone accomunate da un’unica cosa: una gravidanza inaspettata. Tre padri e tre madri separati già in principio, con background ed età dissimili tra loro che si ritrovano sommersi da questo ingombrante cambiamento. Tra dubbi e paure, tre pance crescono, tre vite verranno al mondo per trascorrere pochi attimi vicino al cuore e tutta una vita lontano dagli occhi.•Tra le pagine leggiamo della responsabilità dell’essere genitori ma, soprattutto, dell’essere figli; ci imba...
"Lontano dagli occhi" di Paolo Di PaoloRoma. Inizio degli anni '80. Tre donne molto diverse tra loro, accomunate dallo stesso destino: diventare madri. I loro ultimi giorni da "non madri". E il non essere certe di volerlo fino in fondo questo grande cambiamento di vita. E i padri, che non sanno, o fanno finta di non sapere, mentendo anche a loro stessi.La scrittura è importante, mai scontata.Letto in treno: ottimo compagno di viaggio.
ho passato gran parte del tempo di lettura a riflettere sul rischio che l'autore ha scelto di correre parlando di maternità al femminile e ad ammirarlo per aver preso l'argomento della paternità... ma poi arrivata alla fine la visione totale è stata così sconvolgente e inaspettata che ho dimenticato tutto il resto.nella narrazione ho ritrovato il di paolo di sempre, garbato, sottile e sensibile. forse in alcuni passaggi è stato più ermetico del solito, ma - mi spiego a questo punto - che sia a c...
L'idea del racconto è molto bella, soprattutto quando, alla fine, si capisce perché è stato costruito in questo modo. Purtroppo ho trovato la narrazione poco coinvolgente.
"Lontano dagli occhi" è un romanzo che può entusiasmare e deludere allo stesso tempo; una storia con un finale coraggioso, che però lascia spazio a troppe domande.Un romanzo che mi ha conquistata mentre mi trovavo tra le sue pagine, ma poco mi è rimasto una volta che ho salutato i suoi personaggi.La recensione completa qui: https://www.lalibridinosa.com/2020/02...
Pessimo.La storia non sarebbe poi cosi' male ma e' raccontata pietosamente.
"Nove mesi e un attimo. Nove mesi e un giorno,molto vicino al cuore, nei suoi effettivi pressi. Una vita intera lontano dagli occhi".Il vuoto di un abbandono, la domanda drammatica lasciata da un padre e una madre che rinunciano a un figlio. A quella domanda, sulle proprie origini, l'autore risponde con l'immaginazione. Chi potevano essere i genitori? Che esistenza conducevano? Forse erano Luciana e l'irlandese. Forse Ermes e Valentina ancora alle prese con il liceo. Forse Cecilia e Gaetano. Ogn...
Non mi ha conquistata e soprattutto mi ha deluso lo stile dell'autore. La scelta di parlare di tre storie parallele non è male, anzi è intrigante se sviluppata bene. Qui purtroppo viene lasciato tutto in superficie. Le storie si interrompono sul più bello e ti lasciano in sospeso. Alla fine c'è un espediente letterario che permette di mettere insieme il tutto, ma non mi ha convinta.
Lontano dagli occhi è un racconto sussurrato, intimo, una confessione catartica. E’ l’indagine di un vuoto e il suo riempimento, è la forza della parola che purga, che indovina destini possibili e irrealizzati. E forse non c’è niente di più straordinario di questo pulsare autentico e vitale che sentiamo dietro ogni parola; niente di più coraggioso di chi affida alla letteratura la propria vita - in un groviglio ormai diventato inestricabile. C’è un passo, in questo libro, che recita: «E in fondo...
Questo libro ed io abbiamo avuto un rapporto strano: mi è stato regalato a dicembre del 2019, appena uscito, perché conosco Paolo Di Paolo e lo apprezzo moltissimo come giovane intellettuale. Lo inizio a leggere e le aspettative cadono su di me come un masso, ho pensato "oddio non mi piace". Perciò lo ripongo nella libreria dopo aver letto una cinquantina di pagine. Ieri sera (14 dicembre 2021) qualche strano sortilegio mi porta a cercare un libro non ancora letto, e mi ritrovo davanti Lontano
Tre stelle, il mezzo firmamento di chi non sa da che parte stare. Perché la scrittura è qualcosa di magnifico - impetuosa, tormentata, azzarderei un ‘pasoliniano’ anche vista la collocazione romana della storia; ma la trama... la trama boh. Sicuramente le storie delle tre future giovani madri, dei tre padri sgangherati e della reciprocità incapacità di starsi vicino nel momento più importante è originale e scorre veloce - il libro peraltro è molto breve. Ma il finale aperto e l’ultimo capitolo c...
Scritto bene, storie intriganti e che hanno qualcosa da dire. Sulla gravidanza, sulla maternità, sulla paternità, sull'essere figli, sui rapporti e su come le radici condizionino le nostre vite; bello. Il problema per me è stato che io non amo entrare in una storia e poi essere catapultata in un'altra nel giro di 50 pagine. Queste tre storie sono accomunate da questo fil rouge, ma sono troppo brevi per affezionarti, per sviscerare. E quindi è uno di quei libri che sicuramente mi è piaciuto, che
Un libro che si fa leggere, assaporare a grandi morsi e si divora anche in fretta. Tre storie che viaggiano in parallelo e che ti tengono a loro per poi peró -perché c'è un peró- lasciarti con l'amaro in bocca. Il finale sembra quasi un'inconclusione, una nebbia densa che non sai bene interpretare."E poi?" questo si dice alla fine che non sa di fine.
https://lalettricesullenuvole.blogspo...Di Paolo è uno di quegli autori, peraltro giovani ed impegnati proprio nel campo della letteratura, che voglio leggere da tantissimo tempo, di cui ho acquistato più di un romanzo, che seguo assiduamente sia sul profilo Facebook che nel suo programma televisivo sulla Rai, ma che continuava a restare dalla parte della libreria tra i “non letti”, o “in attesa di ispirazione”, come si preferisca.Sapevo di aver davanti un giovane talento, ma non sapevo quanto f...
4.5 per Lontano dagli occhi di Paolo Di PaoloRecensione completa su Scheggia tra le Pagine Genitori. Figli. Qual è il rapporto più complesso dell’universo?Nel momento stesso in cui si decide di portare avanti una gravidanza, si instaura un rapporto, che va ben oltre la decisione di diventare genitore e crescere chi verrà al mondo.Il corpo di una donna cambia, si va incontro a delle vere e proprie mutazioni fisiche, cambiamenti nella testa che forse solo una donna può capire, eppure Paolo Di Paol...
Raramente compro libri su cui non mi documento minuziosamente in anticipo, leggendo la trama e le recensioni, soprattutto se sono di autori che non ho mai letto prima. E forse devo smettere di farlo, anche quelle poche volte che capita. Non dico che sia pessimo, ma sento che la storia non mi ha coinvolta e soprattutto, cosa peggiore, non mi ha lasciato nulla dopo averlo terminato. Purtroppo non riesco ad apprezzare neanche lo stile dell’autore: frasi troppo brevi, a volte telegrafiche, troppi pu...
Ho iniziato a leggere questo libro pescandolo a caso dalla mia libreria e con l'opzione di abbandonarlo al primo segnale di "cedimento" strutturale e, invece, dopo una partenza leggermente a rilento, ne sono stata totalmente rapita. Paolo di Paolo racconta, infatti, la storia di tre donne molto diverse tra loro ma accomunate da due elementi fondamentali: stanno per diventare madri e non hanno un compagno accanto. Ognuna di loro è alle prese con il proprio carico personale di dilemmi, paure, ango...
Un piccolo esperimento letterario, che lascia molta dolcezza. Le ultime pagine mi hanno fatta sorridere. Ho trovato davvero geniale l'idea di intrecciare storie possibili, non verificabili, quelle di una Vita 1 (come la chiama l'autore) ipotetica. Consiglierei questo libro, perché leggerlo è stato davvero piacevole e perché parla in maniera sincera di maternità (anche se non la sviscera fino in fondo, purtroppo).