Uno dei tratti distintivi dell'essere in arte di Vittorio Gregotti è il costante e continuo trapassare tra l'opera – progettata o costruita – e la riflessione teorica. La prolusione tenuta nel 2008 alla Facoltà di Architettura di Firenze è divenuta, così, questa 'lezione' incardinata sulle questioni della rappresentazione, della globalizzazione e della interdisciplinarità. Tre temi, tra i molti possibili, attraverso cui traguardare la confusa condizione contemporanea senza compiacimenti o indulgenze. Una prassi critica mirata a quel centro difficile, a quell'ergon poieticon sfuggente che, tuttavia, è forse il solo capace a istituire l'architettura come concreto «frammento di verità storicamente definito».
Vittorio Gregotti è ordinario di Composizione architettonica presso l'Istituto Universitario di Architettura di Venezia; ha insegnato in numerose università straniere ed è accademico di San Luca dal 1976 e di Brera dal 1995; ha diretto per quattordici anni la rivista «Casabella». Tra i suoi libri più 'Racconti di architettura' , 'L'identità dell'architettura europea e la sua crisi' 'L'architettura del realismo critico' , 'Autobiografia del XX secolo' , 'L'architettura nell'epoca dell'incessante' . Nel 1974 ha fondato la Gregotti Associati; tra le ultime gli stadi di Agadir e di Marrakech, la sede generale della Pirelli Real Estate a Milano, la sede della Banca Lombarda a Brescia, il teatro di Aix-en-Provence, il Piano Generale per la nuova città di Pujiang .
Language
Italian
Format
Paperback
Release
January 01, 2009
ISBN 13
9788884533265
Una lezione di architttura. Rappresentazione, globalizzazione, interdisciplinarità
Uno dei tratti distintivi dell'essere in arte di Vittorio Gregotti è il costante e continuo trapassare tra l'opera – progettata o costruita – e la riflessione teorica. La prolusione tenuta nel 2008 alla Facoltà di Architettura di Firenze è divenuta, così, questa 'lezione' incardinata sulle questioni della rappresentazione, della globalizzazione e della interdisciplinarità. Tre temi, tra i molti possibili, attraverso cui traguardare la confusa condizione contemporanea senza compiacimenti o indulgenze. Una prassi critica mirata a quel centro difficile, a quell'ergon poieticon sfuggente che, tuttavia, è forse il solo capace a istituire l'architettura come concreto «frammento di verità storicamente definito».
Vittorio Gregotti è ordinario di Composizione architettonica presso l'Istituto Universitario di Architettura di Venezia; ha insegnato in numerose università straniere ed è accademico di San Luca dal 1976 e di Brera dal 1995; ha diretto per quattordici anni la rivista «Casabella». Tra i suoi libri più 'Racconti di architettura' , 'L'identità dell'architettura europea e la sua crisi' 'L'architettura del realismo critico' , 'Autobiografia del XX secolo' , 'L'architettura nell'epoca dell'incessante' . Nel 1974 ha fondato la Gregotti Associati; tra le ultime gli stadi di Agadir e di Marrakech, la sede generale della Pirelli Real Estate a Milano, la sede della Banca Lombarda a Brescia, il teatro di Aix-en-Provence, il Piano Generale per la nuova città di Pujiang .