Questo scenario fu sontuoso e funerario, proprio come s’addiceva a una tale agonia. Fu splendido e triste, paradossale per qualche verso, e circonfuse con le giuste tonalità l’ultimo remoto atto d’una vita vagabonda illuminandolo e decifrandola. Ma di riflesso la forte personalità di Gauguin illumina a sua volta il quadro prescelto – l’ultima elettiva dimora - , lo ricolma, lo anima, lo dilata; tanto che possiamo abbracciare in una stessa visione, con scientifica esattezza, il protagonista, le sue comparse indigene, il contesto decorativo.
Gauguin fu un mostro. Non possiamo farlo rientrare in nessuna delle categorie morali, intellettuali o sociali, che bastano a definire la maggior parte delle individualità. Per la folla giudicare significa etichettare. Puoi essere stimato-commerciante, integro-magistrato, pittore-di-talento, povero-e-onesto, ragazza-ben-educata. E anche "artista" e perfino "grande artista": ma questo è già meno permesso, ed è imperdonabile essere qualcosa di diverso da tutto questo. Mancherebbe, per essere classificato, il cliché richiesto. Gauguin fu quindi un mostro, e lo fu totalmente, imperiosamente.
Questo scenario fu sontuoso e funerario, proprio come s’addiceva a una tale agonia. Fu splendido e triste, paradossale per qualche verso, e circonfuse con le giuste tonalità l’ultimo remoto atto d’una vita vagabonda illuminandolo e decifrandola. Ma di riflesso la forte personalità di Gauguin illumina a sua volta il quadro prescelto – l’ultima elettiva dimora - , lo ricolma, lo anima, lo dilata; tanto che possiamo abbracciare in una stessa visione, con scientifica esattezza, il protagonista, le sue comparse indigene, il contesto decorativo.
Gauguin fu un mostro. Non possiamo farlo rientrare in nessuna delle categorie morali, intellettuali o sociali, che bastano a definire la maggior parte delle individualità. Per la folla giudicare significa etichettare. Puoi essere stimato-commerciante, integro-magistrato, pittore-di-talento, povero-e-onesto, ragazza-ben-educata. E anche "artista" e perfino "grande artista": ma questo è già meno permesso, ed è imperdonabile essere qualcosa di diverso da tutto questo. Mancherebbe, per essere classificato, il cliché richiesto. Gauguin fu quindi un mostro, e lo fu totalmente, imperiosamente.