« La verità è fatta di bellezze e di mostruosità.
Ogni cosa ha un nome buono e uno cattivo; ogni storia ha un finale tragico e uno allegro. La verità dipende da chi la racconta ».
Il nome cattivo delle cose è un'opera teatrale che, quasi con piglio cinematografico, si muove su diversi piani temporali, in una costante osmosi di sentimenti contraddittori. Solo alla fine si comporrà il quadro reale della vicenda. Anche qui, come nelle altre sue opere, sia di narrativa e di saggistica, sia di teatro, l’Autrice libera quella naturale predisposizione per le storie di confine che la bene e male, amore e odio, vita e morte.
Della trama si possono svelare solo pochissimi una donna e un uomo, i loro ricordi, i loro sentimenti, i loro pensieri, quelli seri e quelli faceti, che egualmente contribuiscono a definire le personalità; il loro passato che rende duplice il presente per, poi, abbandonare il futuro; il dramma assoluto di due diversi linguaggi interiori e di un viaggio nei meandri della psiche che abita l’universo dell’amore malato.
È un testo teatrale, ma, al pari degli altri testi dell’Autrice, Giuda , Fuoco sublime e Cuore di plastica , è anche una lettura coinvolgente, un’avventura da vivere attraverso i dialoghi dei protagonisti.
Della stessa Autrice :
Cuore di plastica
Fuoco sublime. Michelagnolo e Vittoria
Giuda
Blue Christmas. Un magico Natale
Fiume Bojaccia. Delitti e misteri romani sul Tevere
Il bene che crediamo di fare
Dal 2021 Raffaella Bonsignori cura dei volumi collettanei, i Quaderni di Critica e Cultura, nei quali compaiono anche alcuni suoi saggi. Si tratta di volumi che analizzano un argomento, di volta in volta diverso, in molteplici suoi aspetti . Sono attualmente
Roma. I tanti volti della Città Eterna . Hanno partecipato, tra gli Gianfranco Jannuzzo, Gian Piero Galeazzi ed Ugo Pagliai.
Viaggi, avventure e imprese quasi impossibili . Hanno partecipato, tra gli Marcello Veneziani e l'astronauta Edwin Buzz Aldrin.
Scripta manent. Storie di mittenti e destinatari . Hanno partecipato, tra gli Mons. Romano Penna e Marina Mussolini.
Tutti i libri di Raffaella Bonsignori sono acquistabili su Amazon.
« La verità è fatta di bellezze e di mostruosità.
Ogni cosa ha un nome buono e uno cattivo; ogni storia ha un finale tragico e uno allegro. La verità dipende da chi la racconta ».
Il nome cattivo delle cose è un'opera teatrale che, quasi con piglio cinematografico, si muove su diversi piani temporali, in una costante osmosi di sentimenti contraddittori. Solo alla fine si comporrà il quadro reale della vicenda. Anche qui, come nelle altre sue opere, sia di narrativa e di saggistica, sia di teatro, l’Autrice libera quella naturale predisposizione per le storie di confine che la bene e male, amore e odio, vita e morte.
Della trama si possono svelare solo pochissimi una donna e un uomo, i loro ricordi, i loro sentimenti, i loro pensieri, quelli seri e quelli faceti, che egualmente contribuiscono a definire le personalità; il loro passato che rende duplice il presente per, poi, abbandonare il futuro; il dramma assoluto di due diversi linguaggi interiori e di un viaggio nei meandri della psiche che abita l’universo dell’amore malato.
È un testo teatrale, ma, al pari degli altri testi dell’Autrice, Giuda , Fuoco sublime e Cuore di plastica , è anche una lettura coinvolgente, un’avventura da vivere attraverso i dialoghi dei protagonisti.
Della stessa Autrice :
Cuore di plastica
Fuoco sublime. Michelagnolo e Vittoria
Giuda
Blue Christmas. Un magico Natale
Fiume Bojaccia. Delitti e misteri romani sul Tevere
Il bene che crediamo di fare
Dal 2021 Raffaella Bonsignori cura dei volumi collettanei, i Quaderni di Critica e Cultura, nei quali compaiono anche alcuni suoi saggi. Si tratta di volumi che analizzano un argomento, di volta in volta diverso, in molteplici suoi aspetti . Sono attualmente
Roma. I tanti volti della Città Eterna . Hanno partecipato, tra gli Gianfranco Jannuzzo, Gian Piero Galeazzi ed Ugo Pagliai.
Viaggi, avventure e imprese quasi impossibili . Hanno partecipato, tra gli Marcello Veneziani e l'astronauta Edwin Buzz Aldrin.
Scripta manent. Storie di mittenti e destinatari . Hanno partecipato, tra gli Mons. Romano Penna e Marina Mussolini.
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