Se è vero che la grande arte ha sempre avuto in sé qualcosa di anarchico, di critica dell’esistente e delle sue forme, di contestazione diretta o indiretta della “razionalità” dell’ordine sociale, il cinema ha sempre avuto due anime: quella pacifica della consolazione e quella minoritaria della messa in questione, della provocazione. Ed è di quest’ultima che si occupa Fofi mostrando come il cinema abbia esplorato territori e linguaggi né banali, né consolatori. In questo pamphlet si parlerà dei grandi esempi di questo rapporto diretto o indiretto tra cinema e anarchia, che sono rintracciabili tanto nel cinema del passato – in particolare con le figure di due maestri come Jean Vigo e Luis Bunuel , quanto in quello contemporaneo, insistendo anzitutto sull’opera di Aki Kaurismaki e di Daniele Ciprì e Franco Maresco, ma segnalando anche altri autori e opere d’ogni paese.
Language
Italian
Pages
108
Format
Paperback
Publisher
Elèuthera
Release
November 01, 2015
ISBN
8896904757
ISBN 13
9788896904756
Il cinema del no. Visioni anarchiche della vita e della società
Se è vero che la grande arte ha sempre avuto in sé qualcosa di anarchico, di critica dell’esistente e delle sue forme, di contestazione diretta o indiretta della “razionalità” dell’ordine sociale, il cinema ha sempre avuto due anime: quella pacifica della consolazione e quella minoritaria della messa in questione, della provocazione. Ed è di quest’ultima che si occupa Fofi mostrando come il cinema abbia esplorato territori e linguaggi né banali, né consolatori. In questo pamphlet si parlerà dei grandi esempi di questo rapporto diretto o indiretto tra cinema e anarchia, che sono rintracciabili tanto nel cinema del passato – in particolare con le figure di due maestri come Jean Vigo e Luis Bunuel , quanto in quello contemporaneo, insistendo anzitutto sull’opera di Aki Kaurismaki e di Daniele Ciprì e Franco Maresco, ma segnalando anche altri autori e opere d’ogni paese.