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Leerlo todo seguido a veces se hacía un poco cansino pero los ensayos son preciosos :')
Il libro dei bacetti perugina. Soldi spesi male.
Un ininterrotto cazzeggio sulla vita, la morte e tutto il resto, cui fanno da asse portante le 99 etimologie. Personalmente non amo questa scrittura, tra Gramellini e la new age, ma è una questione di gusti, quello che veramente non perdono all'autrice è lo strafalcionismo, visto soprattutto che si impanca a filologa. Ci sarebbero molti esempi di quello che dico, ma mi limito a questi due. Ecco quello che scrive di Petrarca: "Lasso, che son! che fui! / La vita el fin, e ’l dì loda la sera. Così
Parlare di etimologia senza essere vincolati dai standard accademici è un ottima idea per un libro, peccato che il prodotto finale è deludente.La ricerca etimologica fatta dall'autrice è impressionante ma si mischia così tanto nelle sue digressioni che diventa difficile capire quali sia l'etimologia esatta delle parola e la sua evoluzione cronologica. Queste digressioni confondo e sono spesso così personali che si fa difficoltà a capire perchè sono state incluse. Allo stesso modo, le numerosissi...
Scavare all'origine delle parole, un dizionario minimo per imparare a dirsi, per a dare un senso alla nostra vita. Etimi per ri-costruirci e ri-costituirci. Parole che danno forma ai nostri pensieri, che identificano la diversità di ciascuno di noi. «È il linguaggio a fornire ossigeno alla nostra presenza dignitosa nel mondo».
99 Etimologie che trascinano con sé storie, aneddoti, ricordi e altrettanti vocaboli, etimologie, lingue diverse. A volte le parole sembrano mancarci, non riusciamo a esprimerci con chiarezza eppure loro sono sempre lì, a ricordarci che c'è sempre un modo per raccontarsi. Questo libro mi ha fatto fare pace con le parole e forse anche con me stessa.
Che delusione per una maniaca dell’etimologia come me. Libro confuso e pieno di digressioni moraleggianti. Non ho niente contro le digressioni, le adoro, ma bisogna saperle fare. Più di una volta sono andata a cercarmi da sola l’etimo delle parole di cui parlava l’autrice perché in mezzo ai voli pindarici il succo del discorso andava completamente perso
Siete mai rimasti senza parole? Senza sapere come esprimere la confusione? Colpiti da uno stupore troppo grande per metterci sopra delle sillabe?Siete mai rimasti senza le parole per dire la paura, per parlare della rabbia, per costruire una speranza in tempi insensati? E' quando non basta più dire "supercalifragilispichespiralidoso!" che ci si rende conto che le parole contano. Le parole contano, perché parlano di noi. Contano perché ci danno il potere di superare la paura e di capire quello ch...
Solo una donna poteva scrivere un libro del genere. Un libro che non lo si legge dall'inizio alla fine, sfogliando le pagine, e poi lo si richiude. Se le etimologie scelte sono 99, siate ben certi che da ognuna di esse ne sgorgano altre novantanove in una continua fioritura di idee, pensieri e riflessioni. Questo è il gioco delle parole, come le ciliegie, l'una tira l'altra, e il processo è sempre personale. La ragione è presto detta: la nostra identità è fatta di parole, che non sono come quell...
Andrea Marcolongo torna in libreria con “Alla fonte delle parole. 99 etimologie che ci parlano di noi” (edito da Mondadori, pp.300 €18), un libro che rivela e fa affiorare sulla superficie delle pagine, la nuda bellezza delle parole, la loro intrinseca bizzarria. Un viaggio etimologico alla radice della parola libertà, pungolando il lettore senza mai biasimarlo. Il suo libro d’esordio nel 2016, “La lingua geniale. 9 ragioni per amare il greco” (Laterza) è stato un grande successo editoriale con
“Nulla più del linguaggio ha la forza e il talento di dare forma alle cose e di plasmare la realtà. Alla sciatteria, il dire è cura e contravveleno. Necessario è dunque ribellarci alla pigrizia verbale, che è sempre sintomo di pigrizia intellettuale - fare un po’ di movimento, perché ogni rivoluzione passa attraverso la lingua.”
Brava, da avere. Un po’ noioso,
8!99 etimologie che parlano di noi.Le parole sono il mezzo che abbiamo per descrivere il mondo che vediamo e noi stessi. “Le parole sono un giardino da coltivare con estrema cura “.“ Senza parole siamo elisi dalla realtà “.Il concetto di ipocognizione viene spiegato come condizione di essere condannati a “conoscere meno”, ad essere meno consapevoli poiché sprovvisti di parole. “La conoscenza degli etimi e’ un rimedio per non restare sopraffatti di fronte all’immensità del sentire.L’autrice ha sc...
Como con otras obras de la autora, se transmite tanta emoción y fervor por las palabras que es difícil que no se impregne de ese cariño al lector. Puede resultar por momentos saturada. La autora quiere decir tanto de cada ético recogido en este lexicón que conviene pararse y leer poco a poco. En cuanto a la traducción, debería mejorarse la traducción de algunos adverbios del italiano. Por lo demás, me ha gustado mucho. Hay erudición. Hay filosofía y pensamiento de la autora proyectado en las def...
Andrea vuelve a hablar del lenguaje de manera fascinante al igual que con la Lengua De Los Dioses. Este libro me pareció precioso porque no solo va por las etimologías de una manera puramente filológica, sino que va más allá y habla de las palabras de una manera humana también. Además, me encanta como escribe, se nota que ama la lengua.
Testo interessante, scritto con passione e amore per le parole. Un libro che ci insegna molto sul significato e sul l’importanza delle parole ci educa a trattarle e ad usarle, partendo dalla loro storia, per ricordarci la bellezza ed il miracolo del linguaggio umano .
3 1/2
Per me Andrea Marcolongo è una bellissima certezza. La sua capacità di parlare del linguaggio e delle parole senza appesantire il trattato è una qualità che in pochi possiedono. Con questo, poi, è riuscita a farci viaggiare attraverso i secoli, a farci conoscere popoli meravigliosi lontani anni luce, ma restando, sempre, nelle nostre quattro mura. Ed è questo il meraviglioso potere delle parole.
Señora, aprenda Lingüística de verdad y deje de imaginar que todo en el lenguaje es mágico. Las frustraciones al psicólogo, porfa.Esto no es un verdadero libro de etimología. Es una señora que si quiere escribir ensayo o contar sus frustraciones pues que lo haga pero que no lo llame etimologías porque de vez en cuando suelte alguna y además a su fantasiosa manera.
2.5