Il mito incanta, seduce l'immaginazione, meraviglia, ma soprattutto offre radici al nostro pensiero perché, ci insegna Vernant, quel variegato universo che a prima vista sembrerebbe "un guazzabuglio di favole strampalate" poggia piuttosto su fondamenta solide e profondissime, che hanno consentito ai Greci di costruire il loro straordinario mondo spirituale materiale. Insomma, sebbene nessuno creda, e probabilmente abbia mai creduto anche nell'antichità, che le appassionanti vicende di eroi e dei, dei loro amori e delle loro vendette siano vere, tutta la civiltà occidentale continua a figurarsi all'interno dell'orizzonte intellettuale tracciato quasi tremila anni fa dal mito greco. Come sostiene Andrea Marcolongo nella Prefazione, "il mito greco si rivela ancora oggi il perimetro entro il quale pratichiamo l'esercizio del pensiero - e con cui misuriamo il grado raggiunto o mancato della nostra civiltà".
Il mito incanta, seduce l'immaginazione, meraviglia, ma soprattutto offre radici al nostro pensiero perché, ci insegna Vernant, quel variegato universo che a prima vista sembrerebbe "un guazzabuglio di favole strampalate" poggia piuttosto su fondamenta solide e profondissime, che hanno consentito ai Greci di costruire il loro straordinario mondo spirituale materiale. Insomma, sebbene nessuno creda, e probabilmente abbia mai creduto anche nell'antichità, che le appassionanti vicende di eroi e dei, dei loro amori e delle loro vendette siano vere, tutta la civiltà occidentale continua a figurarsi all'interno dell'orizzonte intellettuale tracciato quasi tremila anni fa dal mito greco. Come sostiene Andrea Marcolongo nella Prefazione, "il mito greco si rivela ancora oggi il perimetro entro il quale pratichiamo l'esercizio del pensiero - e con cui misuriamo il grado raggiunto o mancato della nostra civiltà".